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I fattori di crescita dei paesi avanzati ed emergenti

Le opportunità economiche e occupazionali legate al settore dell’efficienza energetica per l’Italia

Oxford Economics presenta a cadenza semestrale i risultati delle proprie previsioni sull’evoluzione dell’economia mondiale e nazionale in ciascuno dei paesi in cui è attivo e lo fa in occasione di seminari organizzati congiuntamente con istituti pubblici e privati. Si tratta di una formula sperimentata che permette di mettere in contatto diverse comunità di analisti economici.

Le previsioni sull’andamento dell’economia mondiale e le sue ripercussioni su quella nazionale, sono stati al centro dell’ottava edizione dell’Economic Briefing organizzato congiuntamente da ENEA, Oxford Economics ed EconPartners che si è tenuto presso la sede ENEA di Roma alla presenza del Commissario dell’ENEA, Giovanni Lelli.  

Le previsioni presentate da Oxford Economics segnalano, nel breve periodo, il ritorno ad una crescita moderata nei Paesi avanzati e un generale rallentamento dei principali Paesi emergenti che hanno spinto lo sviluppo globale negli anni più difficili della crisi. Sulle prospettive economiche dei prossimi mesi pesano però le incognite legate al debito degli Stati Uniti, alla fine degli stimoli monetari messi in atto dalla Federal Reserve e ai rischi sistemici di alcune economie dell’Area Euro in grado di mettere a rischio la ripresa nel Vecchio Continente. 

L’ENEA utilizza per i propri scenari energetici le previsioni di crescita economica realizzate da vari istituti pubblici e privati, e non trascura il contesto economico delle proprie analisi energetiche. Ma oltre che essere un fruitore di previsioni economiche l’ENEA è sempre più spesso sollecitato dagli stessi decisori pubblici a valutare gli impatti economici di politiche e misure in campo energetico e ambientale. 

In quest’ottica l’Unità Centrale Studi e Strategie dell’ENEA, nel suo ultimo rapporto “Verso un’Italia low carbon: sistema energetico, occupazione e investimenti”, ha elaborato uno studio di impatto macroeconomico di alcune politiche proposte dalla Strategia Energetica Nazionale, in particolare quelle di sostegno all’efficienza energetica tramite il sistema di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio abitativo. Dai risultati presentati oggi si evince come tali politiche possano contribuire positivamente al rilancio economico e occupazionale del Paese. Nello specifico, il pacchetto di detrazioni fiscali previsto dalla Strategia Energetica Nazionale sarebbe in grado di stimolare investimenti per circa 20 miliardi tra il 2014 e il 2020 e di incrementare l’occupazione sia nel breve che nel lungo periodo.


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