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Trevi Benne: il richiamo della foresta

Trevi Benne: il richiamo della foresta

L’azienda vicentina ha presentato al mercato una nuova linea dedicata al settore forestale per il taglio, l’estrazione, la riduzione volumetrica di tronchi, alberi e la manutenzione stradale e boschiva. 

Da oltre vent’anni la Trevi Benne di Noventa Vicentina produce e commercializza tecnologie ed attrezzature per macchine movimento terra diversificandole in due linee principali di prodotto: attrezzature da demolizione, movimentazione e riciclaggio realizzando frantumatori, pinze, cesoie per ferro, benne vagliatrici e benne frantoio per il recupero dell’inerte e valorizzazione ambientale; benne da scavo e carico, attacchi rapidi ed applicazioni speciali per escavatori e pale caricatrici. Benne con profilo a richiesta, spessori maggiorati, materiali antiusura per impieghi gravosi di estrazione in cava e miniera per macchine operatrici sono a 400 ton.
In occasione dell’ultima edizione di INTERMA Parigi, l’azienda vicentina ha presentato al mercato una nuova linea dedicata al settore forestale per il taglio, l’estrazione, la riduzione volumetrica di tronchi, alberi e la manutenzione stradale e boschiva.
Ne abbiamo parlato con Christian Tadiotto, Marketing Manager di Trevi Benne.

Come nasce l’idea di aprirsi al settore forestale?

La nuova linea nasce come sfida dettata dalla necessità e dal desiderio di diversificare la produzione attuale e dalla richiesta dei concessionari stranieri, soprattutto del nord Europa, che lamentavano una mancanza di soluzioni da offrire al cliente in questo settore, che nei loro paesi è sicuramente più sviluppato e radicato.
Abbiamo investito in ricerca, sviluppato un concept nuovo, analizzato la concorrenza per arrivare a proporre soluzioni su misura sia per il dealer che per l’utilizzatore finale.

Entriamo nel dettaglio della vostra offerta.

Nello specifico sono tre le attrezzature proposte e studiate per l’abbattimento, il diradamento, il taglio di arbusti e tronchi e per un loro successivo riutilizzo nelle fasi di trasformazione.

La pinza per deforestazione Serie WT, un’attrezzatura progettata per l’abbattimento e la deforestazione di tronchi, di cespugli ad alto fusto e per il diradamento di arbusti di differenti dimensioni. Indispensabile per operare in punti critici e di difficile accesso lungo i cigli stradali, ripide scarpate, frutteti, garantendo un’elevata produttività nel riutilizzare il materiale tagliato per le successive fasi di trasformazione (accatastamento, cippatura, triturazione, etc.). Dotata di una rotazione idraulica continua per favorire la presa del materiale e di due branchie, una per iniziare il ciclo di lavoro e l’altra centrale di accumulo per consentire tagli multipli.

La pinza spaccalegna Serie WS è un’attrezzatura realizzata per la riduzione volumetrica a terra di grossi tronchi di legno già tagliato allo scopo di razionalizzare il loro trasporto, le successive fasi di lavorazione (cippatura, triturazione) e per velocizzarne l’asciugatura interna per effetto naturale. Una compatta rotazione idraulica continua permette alla pinza di sezionare il tronco perfettamente al centro, riducendo le operazioni di spostamento mentre il profilo delle chele è studiato per ridurre lo sforzo di penetrazione delle lame nel tronco, operazione agevolata inoltre dalla presenza di rulli.

L’estrattore di ceppi Serie WE è un’attrezzatura studiata e realizzata per estrarre dal suolo la ceppaia di un albero ancorata al suolo per mezzo delle radici. Riduce le dimensioni del ceppo dopo averlo estratto, rende il materiale di risulta adatto alle fasi di trasformazione (cippatura, triturazione, biomassa, etc.) e ne favorisce l’asciugatura sfruttando il processo naturale. Con questa attrezzatura si è in grado di completare il lavoro di disboscamento eliminando tutte le parti radicate al suolo e può essere impiegata su vari tipi di materiale legnoso esistente in natura.

Ad un anno dal lancio, qual è stato il riscontro sul mercato?

Siamo stati accolti bene nel panorama della tecnologia “green”, anche a livello italiano; molti sono i consorzi e le aziende agricole che chiedono informazioni e specifiche tecniche, è un mercato ancora acerbo ma in espansione e soprattutto un mercato che ha a disposizione diversi capitali da investire.


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