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Export di acciaio: altra battuta d’arresto nel 2024

Le esportazioni scendono più delle importazioni. L’analisi dell’Ufficio Studi siderweb.

Export di acciaio: altra battuta d’arresto nel 2024

È sceso del 10% nel 2024 l’export italiano di acciaio (prodotti della siderurgia, tubi e altri prodotti della prima trasformazione). Il valore è passato da 23,2 miliardi a 20,9 miliardi di euro. È quanto emerge dall’analisi dei Istat rielaborati dall’Ufficio Studi siderweb. Dopo due anni consecutivi di crescita seguiti al crollo del 2020 (-20% nel 2020, +51,7% nel 2021 e +23,8% nel 2022), le esportazioni in valore di acciaio hanno dunque continuato a scendere, anche a causa del progressivo calo delle quotazioni.

L’export è calato in misura maggiore rispetto all’import, che ha perso il -7,7% (20,93 miliardi di euro). L’Italia è quindi passata dall’essere Paese esportatore netto per 565,5 milioni di euro a importatore netto per 5,5 milioni.

L’export di prodotti siderurgici per provincia

 

 

2024

2023

2022

2024/23

Provincia

(milioni €)

(milioni €)

(milioni €)

Var.%

1

Brescia

1.884

2.243

3.034

-16,0%

2

Udine

1.855

2.109

2.538

-12,0%

3

Mantova

1.621

1.708

2.144

-5,1%

4

Cremona

1.530

1.553

1.971

-1,5%

5

Bergamo

1.368

1.557

1.340

-12,1%

6

Milano

1.286

1.383

1.705

-7,0%

7

Vicenza

1.189

1.437

1.593

-17,3%

8

Lecco

951

1.031

1.101

-7,8%

9

Terni

943

897

1.475

5,1%

10

Reggio Emilia

827

904

1.136

-8,5%

11

Verona

642

857

1.044

-25,0%

12

Ravenna

638

825

973

-22,7%

13

Aosta

441

460

650

-4,1%

14

Monza e Brianza

411

435

473

-5,5%

15

Forlì-Cesena

353

366

427

-3,7%

16

Padova

352

407

448

-13,6%

17

Torino

344

406

426

-15,2%

18

Piacenza

301

263

287

14,4%

19

Genova

218

304

435

-28,3%

20

Treviso

212

220

292

-3,4%

 

Totale

17.366

19.365

23.492

-10,3%

 

Altri poli

3.558

3.888

4.560

-8,5%

 

Totale Italia

20.924

23.253

28.052

-10,0%

Fonte: elaborazione Ufficio Studi siderweb di dati Istat.

Guardando ai dati per provincia, si rileva che i primi 20 poli siderurgici nazionali hanno esportato acciaio per 17,4 miliardi di euro, con una quota di mercato dell’83% e una diminuzione leggermente superiore al totale nazionale (-10,3%). La top 10 ha fatto registrare un andamento lievemente migliore: -9,2% con una quota del 64,3%. Si conferma la predominanza delle province lombarde.

Variazioni negative significativamente più alte della media sono state registrate dai poli di Genova (-28,3%), che ha perso una posizione; Verona (-25%), stabile all’11esimo posto; Ravenna (-22,7%), rimasta al 12esimo posto.   

La top 3 è rimasta invariata rispetto al 2023: al primo posto c’è ancora la provincia di Brescia, seguita da Udine e Mantova. Brescia ha venduto fuori dall’Italia acciaio per 1,88 miliardi di euro, con un calo del 16% rispetto al 2023 e una quota di mercato è del 9%. Le cinque principali destinazioni delle esportazioni bresciane sono Germania (419,8 milioni di euro), Francia (258 milioni), Svizzera (165,1 milioni), Spagna (95,7 milioni) e Polonia (89,6 milioni).

Al secondo posto c’è Udine, con un controvalore di 1,85 miliardi di euro e una quota di mercato dell’8,9%. Dato che la provincia friulana ha ridotto le vendite in misura minore rispetto a Brescia, la distanza tra le due aree è passata da 134,4 milioni di euro nel 2023 a 29,3 milioni l’anno scorso. I cinque Paesi che hanno acquistato più prodotti siderurgici da Udine sono stati Germania (287,9 milioni di euro), Cechia (198,4 milioni), Austria (170,0 milioni), Polonia (149,0 milioni) e Ungheria (111,7 milioni). Questi Paesi, sommati, coprono una quota di mercato del 49,4%.

La provincia di Mantova, infine, ha esportato prodotti siderurgici per un valore di 1,62 miliardi di euro, con una diminuzione del 5,1% rispetto al 2023. La quota di mercato è salita al 7,7%. I cinque Stati che hanno comprato più acciaio da Mantova sono Germania (442,6 milioni di euro), Francia (132,9 milioni), Spagna (114,3 milioni), Austria (113,4 milioni) e Polonia (100,1 milioni), che hanno coperto una quota di mercato sull’export mantovano del 56,3%.

Quanto a Taranto (sede di Acciaierie d’Italia), la provincia è scesa dal 20esimo al 37esimo posto. Il suo export in valore è passato dai 362 milioni di euro del 2022, ai 281 milioni del 2023, ai 70,3 milioni di euro del 2024 (-75%), con una quota di mercato dello 0,3%.

Terni (sede di Arvedi Ast) ha guadagnato una posizione, salendo alla nona con un export di 943 milioni di euro (+5,1%).

Livorno (dove a Piombino opera JSW Steel Italy) è rimasta fuori dalla top 20. Dopo un calo dell’export del 60,6% fatto registrare nel 2023 rispetto all’anno prima, nel 2024 si è fermata a 197,84 milioni di euro (-9,4%), con una quota di mercato dello 0,9%. Si trova in 23esima posizione.    


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