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NLMK Verona: al via la progettazione del primo impianto d’Europa per la produzione di acciaio green

NLMK Verona: al via la progettazione del primo impianto d’Europa per la produzione di acciaio green

NLMK Verona dà il via alla progettazione di un nuovo impianto per la produzione di bramme (semilavorato di acciaio grezzo a sezione rettangolare) completamente a forno ad arco elettrico (EAF), che garantisce un impatto, in termini di CO2, di quasi quattro volte inferiore rispetto al tradizionale e più utilizzato altoforno.

Grazie a questo nuovo impianto, che sarà attivo entro il 2027, NLMK Verona sarà il primo produttore europeo di bramme d’acciaio verde a bassissima emissione di CO2: produrrà, infatti, bramme con una tecnologia a bassissimo impatto sull’ambiente, che garantisce una significativa riduzione delle emissioni di gas, utilizzando rottami ferrosi che vengono fusi per produrre nuovo acciaio, in un perfetto esempio di economia circolare.

Inoltre, un intenso programma di elettrificazione degli attuali forni a gas è un ulteriore elemento alla base della strategia di decarbonizzazione dell’azienda.

Oggi NLMK Verona è già l’unico produttore europeo di bramme green. Lo stabilimento infatti già possiede un forno EAF con una capacità di 400 kT, LF e VD/VOD, in grado di soddisfare il 50% della produzione del sito, ma grazie al nuovo impianto la percentuale salirà al 100% dei manufatti realizzati.

Giovanni Borinelli,Direttore Generale di NLMK Verona, commenta: “L’attenzione nei confronti dell’ambiente è da sempre connaturata ai valori di NLMK Verona. Raggiungere gli obiettivi internazionali di mitigazione del cambiamento climatico è parte della nostra climate strategy. Ci prendiamo cura del nostro pianeta attraverso azioni concrete: riduciamo le emissioni, miglioriamo l’efficienza energetica, adottiamo pratiche di economia circolare e promuoviamo il riuso delle risorse idriche. Ogni piccolo passo conta nel nostro impegno per un futuro più sostenibile. Il processo di transizione ecologica è in atto già da tempo per noi, ma il passo che stiamo per compiere, con l’implementazione di questo nuovo impianto, rappresenta un’accelerazione senza eguali e ci permetterà di svolgere un ruolo chiave per la decarbonizzazione per l’intera filiera che si basa sui nostri manufatti”.

Oggi la tecnologia principalmente utilizzata nel mondo per la produzione di acciaio si basa sugli altoforni (BOF) che utilizzano il carbone insieme al ferro trasformandolo in ghisa e successivamente in acciaio; un processo altamente energivoro che comporta elevate emissioni di CO2. Al contrario, il forno elettrico ad arco (EAF) impiega rottami di acciaio ed energia elettrica, dando vita a un processo sostenibile e meno inquinante.

Il nuovo impianto sorgerà nel sito veronese dell’azienda e si stima che l’investimento porterà a un aumento di fatturato del 50% portandolo dagli attuali 400 milioni a circa 600 milioni di euro.


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