Ecopneus e TRS: transizione ecologica approvata da Legambiente
La Tyres Recycling Sud di Balvano (PZ), attiva sia nella raccolta che nel riciclo della gomma usata, è la protagonista della XXII tappa della campagna nazionale di Legambiente ''I Cantieri della Transizione Ecologica''.
La sfida della transizione ecologica trova un solido alleato nell’economia circolare, un principio guida per il rilancio del sistema economico nazionale, chiave per la sostenibilità ambientale. Una scelta che Ecopneus, ha abbracciato oltre dieci anni fa, accogliendo nella sua filiera circolare 26 aziende partner impegnate in operazioni di raccolta, frantumazione e granulazione di PFU. Tra queste la Tyres Recycling Sud di Balvano (PZ), attiva sia nella raccolta che nel riciclo della gomma usata, è la protagonista della XXII tappa della campagna nazionale di Legambiente I Cantieri della Transizione Ecologica, un viaggio itinerante lungo la Penisola per far conoscere come il percorso verso un modello di sviluppo sostenibile e circolare sia già realtà in molte imprese italiane.
Un rifiuto è qualcosa che può ancora dare molto in termini di resa e nuovi materiali. Con questo obiettivo la Tyres Recycling Sud opera nell’ambito del recupero di materia dagli Pneumatici Fuori Uso a beneficio di vari settori produttivi, calzaturiero, edile e sportivo. Su circa 12.000 tonnellate annue di PFU lavorati ogni anno, il 70% viene trasformato in granuli e polverino, mentre la restante percentuale viene avviata nelle filiere di recupero dell’acciaio e del tessile. Un processo di trasformazione possibile grazie all’impegno in ricerca e innovazione, che ha portato la TRS a collaborare nel 2023 con una start-up per realizzare presso lo stabilimento un nuovo tratto di strada fatto con un polverino ingegnerizzato di gomma riciclata da PFU, che ne migliora le prestazioni senza richiedere adattamenti agli impianti di asfalto. TRS investe anche in energia rinnovabile con l’impianto fotovoltaico da 1 MW installato sui tetti dell’azienda che consente un autoconsumo del 45%. Una percentuale che ambisce a salire grazie alla previsione nel nuovo piano industriale del raddoppio della potenza attualmente installata.
La recente approvazione del decreto ministeriale sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali sarà un importante volano per i materiali riciclati dai PFU. Il decreto entrerà in vigore dal prossimo 21 dicembre e punta alla riduzione delle emissioni acustiche e alla maggiore durata della pavimentazione stradale. La novità normativa riguarda autostrade, strade extraurbane principali, secondarie, strade urbane di scorrimento e tratti interessati dall’attuazione dei piani di abbattimento del rumore previsti dalla Legge Quadro 447/95. La gomma di cui è costituito lo pneumatico è una miscela di polimeri che aggiunta al bitume o al conglomerato bituminoso consente lunga durata e resistenza all’invecchiamento (con una resistenza fino a tre volte maggiore degli asfalti tradizionali), riduzione della rumorosità (fino a 3-5 decibel), maggiore sicurezza, grazie alla migliore aderenza, e una maggiore resistenza al formarsi di buche, riducendo il rischio di incidenti.
Le attività della filiera Ecopneus per il recupero degli Pneumatici Fuori Uso consentono importanti benefici ambientali, economici e sociali. Per dirla in cifre, solo nel 2023 è stata evitata l’immissione in atmosfera di 297.000 tonnellate di CO₂ equivalente, è stato risparmiato il prelievo di 274.000 tonnellate di risorse minerali e fossili, si è evitato il consumo di 1,2 milioni di metri cubi d’acqua, e infine c’è stato un risparmio pari a 81 milioni di euro sull’importazione di materie prime.
“Non c’è più spazio per alcuna diffidenza nei confronti della transizione ecologica, che ad oggi è l’unica strada giusta per abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti in atmosfera, ridurre lo sfruttamento di risorse naturali ed essere indipendenti dalle importazioni di materie prime – sostiene Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Il percorso di conversione dei modelli produttivi è già in atto, come dimostrano gli esempi virtuosi che promuoviamo con la campagna ‘I Cantieri della Transizione Ecologica’, bisogna solo replicarli attraverso politiche di semplificazione, sostegno e promozione che puntino innanzitutto sulla ricerca di nuove soluzioni per far diventare l’economia circolare una priorità nazionale. Va proprio in questa direzione il nuovo decreto sui Criteri Ambientali Minimi sulle strade: da ora in poi ogni stazione appaltante per la realizzazione e la manutenzione dei tracciati stradali e autostradali deve tener conto nei bandi di gara delle recenti novità normative che privilegiano la diffusione degli asfalti ottenuti col riciclo dei PFU. Grazie a questa nuova norma, chiesta a gran voce dalla nostra associazione da troppi anni, finalmente le strade potranno diventare un vero laboratorio di innovazione ed economia circolare”.
“Ecopneus si impegna con determinazione nella promozione di un sistema circolare e sostenibile per il recupero e il riciclo della gomma, mettendo al centro la trasparenza e l’etica, superando ogni anno quanto richiesto in termini di legge – afferma Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale di Ecopneus – Attraverso progetti di ricerca, sviluppo, educazione e sensibilizzazione, lavoriamo per valorizzare l’impiego dei materiali riciclati e sosteniamo un quadro normativo favorevole al loro utilizzo, contribuendo alla creazione di un mercato autosufficiente e sostenibile. Il nostro modello operativo, costruito in collaborazione con le migliori aziende italiane, ci permette di garantire una gestione efficiente e responsabile delle risorse, assicurando il massimo rispetto per i cittadini e il mercato. Ecopneus continuerà a operare secondo i principi di responsabilità, trasparenza e qualità, con l’obiettivo di supportare attivamente l’economia circolare e promuovere la legalità in ogni fase del riciclo dei PFU”.