Presentato il progetto del termovalorizzatore di Roma
Ad agosto 2024 la Commissione giudicatrice per l’affidamento della concessione del polo impiantistico relativo al termovalorizzatore di Roma Capitale ha concluso il suo lavoro, proponendo l’aggiudicazione della gara al raggruppamento di impresa composto da Acea Ambiente, quale capogruppo, con Hitachi Zosen Inova AG, Suez Italy Spa, Vianini Lavori Spa e RMB Spa. L'impianto, da 600mila tonnellate l’anno, sperimenterà anche la cattura e liquefazione della CO2 e una linea di trattamento delle ceneri pesanti per il recupero dei materiali riciclabili.
“Inquinerà meno di una strada con normale traffico. E’ il progetto più avanzato al mondo sotto il profilo delle performance industriali, delle caratteristiche ambientali, di recupero e riciclo“. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che in Campidoglio ha presentato il progetto vincitore del termovalorizzatore di Roma insieme all’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo, Barbara Maccioni, responsabile Progetti strategici di Acea Ambiente, Fabio Dinale, executive vice president e head of Business Development di Kanadevia Inova, Stefano Consonni, professore ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente al Politecnico di Milano.
“Le prestazioni ambientali sono oltre le ultime Bat (migliori tecnologie disponibili, ndr) europee – ha detto il sindaco – Ad esempio le polveri totali devono essere tra 2 e 5 mg per metro cubo, il nostro impianto farà 1 mg- ha spiegato Gualtieri- Sulle sostanze inquinanti siamo praticamente a zero. Mentre un caminetto s legna produce 4.000 mg per metro cubo di inquinamento il termovalorizzatore ne produce meno di 5 mg. Quindi molto meno di una qualsiasi via di Roma con un normale traffico“.
“Il termovalorizzatore produrrà 65 megawatt di energia elettrica, sufficienti per alimentare circa 200mila famiglie di Santa Palomba e consentirà il teleriscaldamento. Le ceneri pesanti saranno recuperate per realizzare materiali green da costruzione e saranno recuperati anche molti metalli. L’impianto riciclera’ anche 15mila tonnellate di rifiuti”.
“Il cantiere del termovalorizzatore partirà al più tardi entro il primo trimestre 2025 e l’obiettivo che ci siamo dati è che i primi rifiuti arrivino entro l’estate del 2027″. “L’impianto- ha aggiunto- userà solo acqua riciclata e non ne capterà, mentre i rifiuti arriveranno via treno, quindi non ci saranno tir sulla via Ardeatina”.
Il sindaco di Roma ha anche rassicurato che la capacità impiantistica di 600mila tonnellate comunque non comporterà l’arrivo di rifiuti da altre parti di Italia: “Non saremo mai importatori di rifiuti come Amsterdam ad esempio, perché abbiamo evitato l’overcapacity. Anzi noi siamo in una lieve sottocapacità perché anche quando avremo raggiunto i livelli comunitari di differenziazione e riciclo avremo un fabbisogno di termovalorizzazione di 661mila tonnellate l’anno e 61mila quindi andranno al termovalorizzatore di San Vittore”. “Non vogliamo andare in overcapacity e molti ci dicevano che la stima oggettiva (di portata del termovalorizzatore, ndr) , senza le nostre politiche ambientali, sarebbe stata di 800mila tonnellate per fare stare tranquilla Roma oggi. Ma noi riteniamo sbagliato fare troppi termovalorizzatori quando non servono, a danno della differenziate del riciclo”.
“Il progetto prevede la costruzione di una serra (sull’area del tetto dedicata all’abbattimento fumi, ndr) e un camminamento ecologico, la via delle risorse circolari. Sperimenteremo per primi l’uso della Co2 recuperata (quella emessa dal termovalorizzatore, ndr) nelle piante che saranno nella serra, per farle crescere più rapidamente”.
La serra sarà visitabile al pubblico che, percorrendo la via delle Risorse Circolari che costeggerà tutto il termovalorizzatore (istruendo anche sulle fasi del termotrattamento), potrà accedere anche a “spazi di coworking e formazione- ha aggiunto Gualtieri- Insomma una riqualificazione ad alto livello del contesto. Qui non solo recupereremo energia e materia ma realizzeremo un’opera di qualità dal punto di vista architettonico con un utilizzo di carattere sociale ed educativo”.
“Il nostro termovalorizzatore ha delle caratteristiche più avanzate di quello di Copenhagen, dove ci sono sopra i bambini che sciano”.