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Energia: la produzione nucleare diminuisce, crescono le rinnovabili in Europa

Energia: la produzione nucleare diminuisce, crescono le rinnovabili in Europa

La produzione di energia nucleare in Europa si riduce a aumenta quella da fonti rinnovabili. La Francia rimane il paese più dipendente dal nucleare mentre la Svezia dipende maggiormente dalle rinnovabili come idroelettrico e eolico.

Nel 2022, la produzione di energia nucleare nell'UE ha registrato un significativo calo, con 13 paesi che hanno generato complessivamente 609.255 gigawattora (GWh) di elettricità nucleare, segnando una diminuzione del 16,7% rispetto all'anno precedente. Questo è il livello più basso mai registrato dal 1990, rappresentando tuttavia ancora oltre un quinto (21,8%) della produzione totale di elettricità nell'UE.

La Francia, principale produttore di energia nucleare dell'UE, ha subito una notevole riduzione nella produzione, con una diminuzione del 22% rispetto al 2021, principalmente a causa di lavori di manutenzione e riparazione dei reattori. Allo stesso tempo, la Germania ha spento definitivamente tre dei suoi reattori entro la fine del 2021, riducendo la produzione nucleare del paese del 50% nel 2022. Anche Belgio e Finlandia hanno registrato chiusure di reattori (Fonte: Eurostat).

Tuttavia, nonostante questi cali, la Francia rimane il paese più dipendente dall'elettricità nucleare nell'UE, rappresentando il 62,8% della sua produzione totale di elettricità nel 2022. Altri paesi, come la Slovacchia, hanno anche una dipendenza significativa dall'energia nucleare.

Ma la tendenza al ribasso dell'energia nucleare si inserisce in un contesto più ampio di transizione energetica. Un rapporto dell'Ufficio europeo dell'ambiente (EEB) del marzo 2024 suggerisce che le energie rinnovabili, insieme al risparmio energetico e a opzioni di flessibilità, potrebbero sostituire gradualmente l'energia nucleare nel mix energetico dell'UE. Questo rapporto indica che costruire nuove centrali nucleari è irrealistico a causa dei costi elevati e dei lunghi tempi di costruzione, mentre estendere la vita delle centrali esistenti non è necessario per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Infatti, il rapporto sottolinea che le energie rinnovabili stanno già crescendo rapidamente nell'UE, rappresentando il 41,2% del consumo lordo di elettricità nel 2022, con un aumento del 5,7% rispetto all'anno precedente. Paesi come la Svezia già dipendono principalmente da fonti rinnovabili per il loro consumo di elettricità. L’energia eolica e idroelettrica rappresentano oltre i due terzi dell’elettricità totale generata da fonti rinnovabili (rispettivamente 37,5% e 29,9%). Il restante terzo dell'elettricità proveniva dal solare (18,2%), dai biocarburanti solidi (6,9%) e da altre fonti rinnovabili (7,5%). L’energia solare è la fonte in più rapida crescita: nel 2008 rappresentava solo l’1% dell’elettricità consumata nell’UE. La maggior parte del consumo di elettricità della Svezia nel 2022 proveniva da fonti rinnovabili (83,3%, principalmente idroelettrica ed eolica), seguita da Danimarca (77,2%, principalmente eolica) e Austria (74,7%, principalmente idroelettrica). Quote superiori al 50% si sono registrate anche in Portogallo (61,0%), Croazia (55,5%), Lettonia (53,3%) e Spagna (50,9%). (Fonte Eurostat)

Questi dati indicano che la decrescente produzione di energia nucleare nell'UE è parte di una tendenza più ampia verso un sistema energetico più sostenibile e basato sulle energie rinnovabili.


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