Il termovalorizzatore di Brescia è più efficiente con la nuova linea fumi che recupera calore del camino
A2A investe in una tecnologia per il termoutilizzatore di Brescia che, a parità di rifiuti trattati, produce energia termica ulteriore per 12.500 famiglie e taglia le emissioni, già sotto i limiti di legge, del 40%.
Mettere l’energia in circolo, così da non sprecare nulla, recuperando ogni calore di scarto che possa contribuire alla decarbonizzazione del teleriscaldamento della città. Questo l’obiettivo raggiunto da A2A a Brescia attraverso un investimento di circa 110 milioni di euro per rendere il termoutilizzatore ancora più efficiente e sostenibile, di cui 45 destinati agli impianti che consentono un ulteriore taglio delle emissioni. Grazie a una tecnologia innovativa sarà possibile generare energia termica in più per 12.500 famiglie a parità di rifiuti trattati, riducendo così l’uso del gas per alimentare la rete del teleriscaldamento e portando il rendimento dell’impianto vicino al 100% (dall’84% al 98%).
Quello che 50 anni fa è nato come un laboratorio, con la prima rete di teleriscaldamento in Italia, oggi è il modello Brescia: un sistema integrato energia-ambiente in grado di coniugare produzione di energia elettrica e calore, teleriscaldamento e gestione del ciclo dei rifiuti, azzerando il ricorso alla discarica.
Un processo virtuoso che è stato ulteriormente migliorato. Si è infatti concluso il progetto di "flue gas cleaning" con l’avvio su tutte le tre linee dei nuovi sistemi di trattamento fumi e recupero di energia che consentiranno di immettere nella rete di teleriscaldamento 164 GWh/anno di calore aggiuntivo ad impatto ambientale nullo, massimizzando il rendimento dell’impianto e restituendo ai cittadini la quasi totalità dell’energia potenziale contenuta nei rifiuti sotto forma di energia elettrica e termica. Una best practice sul fronte della transizione ecologica che, oltre a rimettere in circolo il calore presente nei fumi, taglierà ulteriormente le emissioni, i cui valori, già ampiamente sotto la soglia di legge, saranno mediamente ridotti del 40%.
L’impianto recupera ogni anno energia elettrica e termica da circa 720.000 tonnellate di rifiuti non altrimenti riciclabili, evitando lo smaltimento in discarica e al tempo stesso, il ricorso a combustibili fossili per riscaldare e fornire energia elettrica alla città. Le tre linee del termoutilizzatore generano oltre il 70% del calore distribuito dalla rete di teleriscaldamento (861 Gwh termici nel 2023) ed energia elettrica pari al fabbisogno di 180.000 famiglie (506 Gwh nel 2023). Numeri che consentono di risparmiare circa 160mila tonnellate equivalenti di petrolio l’anno, evitando l’emissione in atmosfera di 830mila tonnellate di CO2(dato 2023), pari all’anidride carbonica assorbita da oltre 5 milioni di alberi.