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Revamping impianto di cogenerazione

Surgital affida a CGT il revamping dell’impianto di cogenerazione: 2.900 tonnellate di CO2 in meno all’anno con il fotovoltaico integrato.

Revamping impianto di cogenerazione

Un’attività di revamping che ha permesso di salvaguardare parte di un impianto di cogenerazione, riducendo tempi e costi del fermo impianto per produrre, grazie a una potenza di 4,3 MW, energia elettrica, termica e frigorifera, con una riduzione di CO2 di quasi 2.000 tonnellate all’anno che arrivano a 2.900 grazie al nuovo impianto fotovoltaico integrato. È tutto opera di CGT, che oltre all’impianto di cogenerazione, modellato su specifiche esigenze, ha fornito a Surgital anche una piattaforma di comando e controllo di tutti i sistemi di produzione energetici basata su modelli “AI” e “machine learning”. Questa piattaforma, a regime, porterà una ulteriore riduzione dei consumi energetici e quindi delle conseguenti emissioni di CO2.

“In un’azienda energivora come la nostra, con esigenze che variano in base a ben 34 linee produttive, l’attenzione alla sostenibilità ambientale è un aspetto imprescindibile - racconta Edoardo Bacchini, fondatore e Amministratore Delegato di Surgital SpA -Per questo motivo, già nel 2010 abbiamo installato il primo impianto di cogenerazione con CGT, seguito poi dal primo impianto fotovoltaico e dal depuratore, per riutilizzare l’acqua per raffreddare le torri evaporative dei gruppi frigoriferi. Quando CGT ci ha proposto di rinnovare il nostro impianto di cogenerazione per aumentare ulteriormente l’efficienza energetica e la sostenibilità della nostra attività produttiva abbiamo accettato subito: basti pensare che oggi soddisfiamo autonomamente il 90% del nostro fabbisogno energetico e questo intervento di revamping dell’impianto di cogenerazione rappresenta un ulteriore passo avanti nell’impegno verso la sostenibilità energetica.”

Prosegue Massimiliano Gaddoni, responsabile degli impianti freddo e cogenerazione: “Prima di proporre la nuova soluzione cogenerativa e con l’obiettivo di offrirci una soluzione su misura, CGT ha svolto uno studio approfondito della configurazione energetica del sito di produzione, dal quale è emersa l’utilità di integrare l’impianto di cogenerazione con un impianto fotovoltaico da 2,5 MW, anch’esso realizzato da CGT, che integrerà il fabbisogno dello stabilimento con energia elettrica rinnovabile e carbon free”.

Interviene quindi Elena Balbi, che in Surgital è responsabile di finanza e controllo:“Per soddisfare le nostre specifiche esigenze e garantire il miglior risultato in termini energetici ed economici, CGT ci ha fornito anche uno strumento di monitoraggio dei flussi energetici di stabilimento che ci garantisce una visione globale, da remoto e in tempo reale. È un’unica piattaforma che, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, ci permette di gestire i vari sistemi di produzione di energia, assicurando un esercizio ottimizzato in ogni condizione. E non è tutto: potremo sempre contare sul supporto di CGT per analizzare i dati raccolti con il monitoraggio”.

Conclude Edoardo Bacchini: “CGT si è confermato un partner affidabile e prezioso. Grazie a questa soluzione, abbiamo ottenuto molteplici benefici in termini operativi e ambientali, un notevole risparmio energetico ed economico, la riduzione delle emissioni di CO2 e quindi del nostro impatto sull’ambiente.”


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