RESET: energia rinnovabile e sequestro di CO2
Sentiamo parlare quotidianamente di global warming e climate change, ma sappiamo veramente quali sono le soluzioni per combatterli?
Le tecnologie per la produzione di energia rinnovabile sono tra queste, e al loro interno trovano spazio le BECCS (Bioenergy with Carbon Capture and Storage), in grado di produrre bioenergia e contemporaneamente sequestrare CO2: la tecnologia SyngaSmart di RESET ne è un esempio.
Gli impianti utilizzano il processo di gassificazione, che è in grado di scomporre, ad elevate temperature, la biomassa solida in due componenti: gas combustibile (BioSyngas) ed un residuo carbonioso solido, meglio noto come Biochar. La biomassa viene così trasformata da scarto in vettore energetico, rientrando in un processo virtuoso di economia circolare.
Immaginiamo, ad esempio, un’industria agroalimentare: questa può utilizzare in circolarità gli scarti del suo processo produttivo per autoprodurre energia, abbattendo anche i costi di smaltimento. Allo stesso modo, un comune può valorizzare energicamente le risorse locali per il proprio fabbisogno energetico. A questi benefici, va aggiunto anche quello del sequestro di CO2 che avviene grazie al biochar.
Nata come start up innovativa nel 2015, sin dall’inizio RESET ha fatto dell’innovazione l’elemento distintivo rispetto ai competitor, ricercando nuovi paradigmi legati all’economia circolare in grado di coniugare benefici economici con impatti socio-ambientali positivi e migliorativi rispetto a scenari precedenti nel settore delle biomasse.
L’ambiente e i cambiamenti in atto ci mettono di fronte a nuove evidenze, a nuove domande e a nuove risposte. Un approccio circolare all’economia e alle risorse rappresenterà sempre di più una scelta inevitabile e un nuovo paradigma per la società, di cui RESET vuole fare parte.