La sinfonia TOMRA Sorting Recycling per la gestione dei rifiuti
Nuove macchine e tecnologie innovative che creano una melodia unica per la separazione dei rifiuti. Ne abbiamo parlato con Fabrizio Radice, AD di TOMRA Sorting Recycling Italia e Vice President Global Sales and Marketing - Recycling.
Recycling Industry: In mancanza di una fiera reale, TOMRA ha organizzato un evento virtuale perché l’innovazione non aspetta. L’evento è stato chiamato “Symphony of all sorts”. Cosa è questa sinfonia?
Fabrizio Radice: Avremmo voluto fare un grande lancio di nuove macchine in occasione di IFAT 2020 che come ben sapete è stato cancellato. Fortunatamente sia nell’ambito del monitoraggio delle nostre strumentazioni sia in ambito aziendale siamo un’azienda già spinta sul digitale e perciò abbiamo deciso di fare un lancio digitale. Siamo stati i primi sia a realizzare un evento di lancio online sia come risultati ottenuti. Abbiamo pensato ad una sinfonia perché non abbiamo lanciato solo un prodotto, ma ben tre, quindi tutto doveva essere coordinato ed allineato. Abbiamo quindi pensato all’orchestra dove ogni strumento è singolo ma è parte del tutto. Così è per le nostre macchine, che lavorano insieme alle altre e tutte insieme creano una sinfonia unica del riciclo.
Recycling Industry: Si può dire che è stato un successo perché in un evento digitale durato poco più di un’ora avete avuto circa 1000 utenti connessi.
Fabrizio Radice: Si è stato un successo e ne siamo orgogliosi. Il nostro target iniziale era di circa 500 persone, ma abbiamo raggiunto in poco tempo circa 1500 iscritti. Non sapevamo cosa aspettarci fino alla fine in partecipanti reali, ma siamo andati oltre le nostre attese con circa 1000 utenti connessi che hanno guardato la presentazione delle nostre macchine e hanno partecipato attivamente ponendo domande sulle nuove tecnologie.
Dopo l’evento abbiamo potuto fare un’analisi comparativa tra i contatti e i leads che abbiamo raccolto durante le precedenti edizioni della fiera Ifat e i nuovi contatti che abbiamo ottenuto durante questo evento. Anche in questo caso abbiamo ottenuto risultati inattesi, in quanto abbiamo raggiunto quattro volte i leads che riuscivamo a contattare fisicamente in fiera. Nei prossimi mesi potremmo avere dati ancora più concreti ma l’esperienza è stata molto interessante. È stato un successo sopra le righe.
Recycling Industry: Durante l’evento avete presentato nuovi prodotti. Quali sono?
Fabrizio Radice: Prima di questo evento avevamo già lanciato la selezionatrice X-TRACT con il pacchetto sull’applicazione magnesio. Ora con la nuova generazione di AUTOSORT abbiamo davvero presentato una costellazione. AUTOSORT è la nostra macchina di punta a livello mondiale e continua a macinare successi da oltre trent’anni. A questa si sono aggiunti due prodotti complementari SPEEDAIR e CYBOT.
I tre prodotti sono dedicati prevalentemente al settore waste e alla plastica ma nel caso del CYBOT, può essere applicato anche al mercato dei metalli.
Il portfoglio così come è stato costituito è unico sul mercato mondiale. In aggiunta a queste novità, nei prossimi mesi, cureremo ancora meglio il settore dei flakes e questo renderà TOMRA inavvicinabile per la separazione nel mercato della plastica.
Recycling Industry: La nuova versione di AUTOSORT è un concentrato di tecnologia. Quali innovazioni comprende?
Fabrizio Radice: Il Nuovo AUTOSORT presenta macro vantaggi, primi tra tutti la robustezza e la compattezza. Attraverso un grandissimo lavoro di ingegnerizzazione e capacità di investimenti nel team ricerca e sviluppo abbiamo inserito diversi sensori e tecnologie innovative in un unico box: un innovativo sensore NIR con la Nuova tecnologia FLYING BEAM ulteriormente potenziata ed evoluta, la nuova generazione SHARP EYE e il DEEP LAISER, in grado di integrare deep learning e intelligenza artificiale, per il riconoscimento degli oggetti in 3D. Queste tecnologie combinate rendono la macchina davvero unica. Inoltre abbiamo ulteriormente ridotto i consumi migliorando la potenza delle nostre valvole. La compattezza, infine, garantisce ai clienti e agli installatori una migliorata semplicità di montaggio e riduzione costi.
Recycling Industry: AUTOSORT è una delle vostre selezionatrici di punta. Come si è evoluta questa macchina nel corso del tempo da quando è nata?
Fabrizio Radice: I primi AUTOSORT sono nati circa 30 anni fa e non si chiamano neppure così. Erano macchine che già presentavano una stabilità e una solidità uniche. Il nome AUTOSORT oggi è riconoscibile come marchio leader come potrebbe essere ad esempio la carta per assorbire che non la chiami carta assorbente ma la contraddistingui con il nome del marchio o la bibita zuccherata gassata che è conosciuta in tutto il mondo e che non ha bisogno di presentazioni. Il nome AUTOSORT è diventato il nome per definire la selezione attraverso sensori NIR. Negli ultimi anni, la precedente evoluzione era del 2013, abbiamo deciso di fare un ulteriore rivoluzione e permettere al cliente di selezionare ogni tipo di polimero. Con il nuovo SHARP EYE abbinato al DEEP LAISER possiamo selezionare le plastiche nere oppure vassoi e bottiglie che hanno lo stesso polimero PET. L’ultima evoluzione di AUTOSORT riguarda il NUOVO FLYING BEAM.
Recycling Industry: Parliamo di SPEED AIR. Perché avete creato questo prodotto? Quali i vantaggi per i clienti?
Fabrizio Radice: TOMRA aveva deciso inizialmente di aspettare prima di mettere sul mercato questa nuova tecnologia che permette di selezionare film di diversi polimeri. Il film lo denominiamo 2D rispetto alla bottiglia che la chiamiamo 3D e le altre plastiche che hanno forma tridimensionale. I 2D sono difficili da selezionare. Con SPEEDAIR abbiamo pensato ad un nuovo concetto per selezionare film su nastro che va a velocità elevata. Con l’aiuto di un’azienda esterna che sviluppa sistemi aerodinamici e tunnel del vento per aerei e automobili abbiamo creato questa tecnologia che fa muovere il nastro alla velocità di 6 m/s mantenendo la stabilità degli stessi film sul nastro per selezionarli ad altissima velocità, il TOP del mercato. Grazie a questo sistema studiato appositamente che crea una sorta di “galleria del vento” il nastro rimane aperto e l’operatore può vedere come si muove il materiale e nel caso intervenire. Avere invece il tunnel al chiuso come i nostri concorrenti, non permette di avere un controllo visivo di quello che accade e per accedere l’operatore è costretto a fermare la macchina ed il processo.
Recycling Industry: È possibile introdurre SPEEDAIR in impianti già operativi?
Fabrizio Radice: La flessibilità di TOMRA è tale che lascia alla scelta dei clienti la facoltà di comprare da noi il sistema completo o solo il sistema di aria compressa. Questo è per noi un grosso segnale di fiducia verso il cliente ed i nostri partners principali che sono i system integrators/ plant builders.
Recycling Industry: L’ultima novità è AUTOSORT CYBOT: di cosa si tratta e quali i vantaggi per i clienti?
Fabrizio Radice: Lo abbiamo chiamato CYBOT perché la parola dà l’idea della robotica, dell’intelligenza artificiale, del deep learning. Il CYBOT non si sostituisce ad AUTOSORT, ma lo integra e lo complementa negli impianti di grandi dimensioni. Abbiamo pensato a questa tecnologia per salvaguardare il lavoro dell’uomo che non dovrà più intervenire manualmente nella selezione.
Recycling Industry: Queste macchine sono già disponibili sul mercato?
Fabrizio Radice: TOMRA utilizza sempre lo stesso approccio quando lancia nuovi prodotti. Prima di metterli sul mercato li testiamo negli impianti di clienti friendly che sono aperti all’innovazione. Ogni macchina quindi prima di essere immessa sul mercato è già stata sottoposta a ore e ore di selezione in un processo industriale.
Queste nuove macchine sono disponibili nel nostro Test Center oltre che già operative in impianti di tutto il mondo. Abbiamo già più di 100 nuovi AUTOSORT installati, diversi SPEEDAIR e il CYBOT verrà installato nei prossimi mesi in almeno tre impianti.
Recycling Industry: Come nascono queste innovazioni a stretto contatto con il cliente?
Fabrizio Radice: Noi realizziamo degli accordi di “non disclosure agreement” con i clienti che sono molto aperti all’innovazione e alle novità e con loro testiamo le nostre nuove macchine con materiali diversi per vederne l’efficacia prima del lancio sul mercato. Per fare questo ogni anno investiamo l’8% del fatturato di TOMRA (non solo TOMRA Sorting Recycling) in ricerca e sviluppo.
Recycling Industry: Si parla molto di economia circolare, ma è ancora difficile trovare esempi pratici. Con le vostre macchine e tecnologie è possibile far diventare reale l’economia circolare?
Fabrizio Radice: TOMRA ha creato una divisione interna che si chiama proprio “economia circolare” perché c’era la necessità di diffondere le nostre conoscenze nell’ambito della selezione ad importanti player globali della plastica. Abbiamo anche aderito ad una associazione no profit mondiale per l’economia circolare.
Grazie al nostro team di esperti possiamo interfacciarci con importanti produttori di polimeri per dargli consigli e a nostra volta raccogliere informazioni. Le risorse mondiali stanno finendo e l’economia circolare è il futuro per poter continuare a non depredare il nostro pianeta.