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Acqua: 18 milioni di investimenti autorizzati da ARERA sugli acquedotti

Previste erogazioni complessive di 26 milioni di euro entro il 2020 in attuazione del Piano nazionale di interventi nel settore idrico – sezione acquedotti.

Acqua: 18 milioni di investimenti autorizzati da ARERA sugli acquedotti

Sono circa 18 milioni di euro gli investimenti autorizzati da ARERA, in meno di un anno, per migliorare gli acquedotti italiani. Un dato in linea con quanto previsto dal ‘Piano nazionale di interventi nel settore idrico’ e pari al 22,5% del totale stanziato sul biennio 2019-2020. Il Piano - adottato nella seconda metà del 2019 [D.P.C.M 1° agosto 2019 che approva il primo stralcio della sezione «acquedotti» del Piano nazionale di interventi del settore idrico, ai sensi del comma 516, articolo 1, della legge n. 205 del 2017.] - si stima possa consentire di erogare entro l’anno in corso complessivamente 26 milioni di euro, pari a circa il 32,5% del finanziamento totale.
A livello di singoli interventi l’erogazione delle prime quote successive all’acconto 2019 è già prevista per il mese di agosto 2020 e si registrerà in media per le gestioni che hanno già speso almeno la metà del finanziamento complessivo del biennio.
Da un’analisi effettuata sui cronoprogrammi di un campione di Enti emerge come, a livello aggregato, la maggior parte delle spese sarà effettuata nei primi otto mesi del 2021 avendo subito qualche slittamento per le criticità legate all’emergenza Covid-19.
In particolare, nel periodo compreso tra dicembre 2020 ed agosto 2021, è atteso un aumento di utilizzo delle risorse tra il 30% e il 70% del finanziamento complessivo concesso.
“Stiamo procedendo con la massima attenzione e tempestività ad autorizzare l’erogazione di preziose risorse, quanto mai utili a migliorare le infrastrutture e i servizi e a rilanciare gli investimenti in questo particolare momento di difficoltà del nostro Paese” afferma Andrea Guerrini, membro del collegio di ARERA - “Anche per questo motivo abbiamo segnalato al Parlamento e al Governo l’esigenza di un incremento di risorse per due strumenti che attualmente insistono sul settore idrico: il Fondo di garanzia per le opere idriche istituito presso CSEA e la sezione acquedotti del Piano nazionale idrico”.


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