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Demolizione con esplosivo delle pile 10 e 11 del Ponte Morandi a Genova

Demolizione con esplosivo delle pile 10 e 11 del Ponte Morandi a Genova

Venerdì 28 giugno è previsto l'abbattimento con esplosivo delle pile 10 e 11 del Viadotto Polcevera a Genova. Notevoli le opere di mitigazione previste.

Venerdì 28 Giugno da cronoprogramma alle ore 9 dovrebbe esserci l'esplosione. Già dalle prime ore del mattino molte persone saranno allontanate dalle loro abitazioni cui potranno fare ritorno solo a tarda serata. L'autostrada verrà chiusa e qualche disagio ci sarà per le tratte locali della linea ferroviara. Per maggiori informazioni si consiglia leggere le disposizioni del Comune di Genova.

Ma quali sono le opere di mitigazioni previste dall'ATI demolitori che cercheranno di attenuare i disagi causati dalle polveri?

Tutte le opere di mitigazione sono state testate durante specifiche prove, fanno sapere.
Vasche di acqua: le vasche sono state ricavate dal posizionamento di new jersey e sono state posizionate sopra l'impalcato all'altezza di 45 metri. Lunghe una ventina di metri per un metro e mezzo di larghezza, avranno una larghezza di ricaduta intorno ai 22 metri, attualmente le vasche sono già cariche d'acqua. I new jersey, posizionati ad un metro e mezzo l'uno dall'altro (per la lunghezza totale di un chilometro e mezzo) sono stati ricoperti da un telo impermeabile per creare le vasche di contenimento dell'acqua. Le vasche verranno fatte saltare nello stesso istante in cui saranno fatte esplodere le cariche esplosive sopra la pila.

Cuscinetti smorzanti: sono cumuli di detriti, sottostanti le pile 10 e 11 per assorbire le vibrazioni causate dal crollo. I detriti che compongono i cumuli che agiranno come "cuscinetti smorzanti" sono stati acquistati appositamente in quanto necessitano di caratteristiche particolari (capacità di assorbimento di energia cinetica di caduta e impatto al suolo), il materiale, della dimensione di 6- 8 centimetri è inerte. 

Al di sotto di questi cumuli è stato posizionato uno strato di separazione costituito da TNT (tessuto non tessuto) per trattenere le acque di caduta, ugualmente il TNT sarà applicato anche sopra ai detriti affinché le poveri siano totalmente contenute.

Lo studio che è stato fatto sulla propagazione delle onde si basa sui risultati che erano già stati effettuati in precedenza per sperimentare gli effetti di demolizioni tramite esplosivi. Da questa analisi emerge che le vibrazioni si smorzano prima di raggiungere i fabbricati vicini all'area interessata dal crollo delle pile 10 e 11. 

Per controllare la corrispondenza tra quanto progettato e quanto avverrà durante il crollo, saranno posizionati numerosi sismografi che misureranno le velocità effettive delle vibrazioni.  

Sono stati installati ponteggi con le reti di protezione e anche le cosiddette "vesciche" piene d'acqua che sono state posizionate sulle "gambe" delle pile, le "vesciche" sono considerate la prima barriera per mitigare le polveri proprio perché applicate in prossimità dei fori da mina dentro ai quali saranno posizionate le cariche esplosive. Si prevede di utilizzarne circa 4000.


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