Anche Montagna 2000 spa tra le aziende del primo report sostenibilità dei servizi pubblici
Per l’Amministratore Unico Emilio Guidetti “il Report realizzato con Utilitalia è un’opportunità importante per comunicare i progetti di tutela ambientale che Montagna 2000 Spa sta sviluppando secondo i principi dell’economia circolare e che permettono alla società in house di essere una risorsa per il territorio".
Montagna 2000 Spa è una società a totale partecipazione pubblica che si occupa della gestione del servizio idrico integrato, e in parte della gestione dei rifiuti solidi urbani, nelle Valli del Taro e del Ceno in Provincia di Parma. La società, che dedica grande attenzione alla qualità della risorsa idrica, persegue una politica di tutela ambientale e del territorio operando per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, puntando alla produzione di energie pulite e rinnovabili grazie all’utilizzo dell’idroelettrico e del fotovoltaico, delle biomasse e allo sfruttamento della crescita algale nei fanghi di depurazione. Questa la fotografia del bilancio ‘verde’ di Montagna 2000 Spa contenuta nel Primo rapporto di sostenibilità delle aziende associate ‘Misurarsi per migliorarsi’, lanciato da Utilitalia (la Federazione che riunisce quelle aziende, che si occupano di acqua ambiente e energia), curato con la collaborazione della Fondazione Utilitatis, e presentato oggi a Roma in occasione dell’Assemblea generale delle Federazione che si terrà nella seconda parte della giornata.
Promozione delle buone pratiche, crescita infrastrutturale, innovazione e ricerca, sviluppo sostenibile. Sono questi i capisaldi presi in considerazione dal report delle aziende dei servizi pubblici – grazie a un’analisi che ha censito 300 indicatori (economico-finanziari, tecnici, commerciali e di governance, entrando anche nello specifico dei comparti acqua, energia e rifiuti) ed è stata effettuata tra giugno e settembre su 127 aziende che complessivamente rappresentano l’88% dei lavoratori del sistema – e che raccontano come il comparto industriale sia “finanziariamente sano”, capace di generare investimenti per oltre 3 miliardi di euro e utili per oltre 1,5 miliardi. Le utility si caratterizzano per l’impiego di forza lavoro quasi esclusivamente a tempo indeterminato (oltre il 97%), con attività di formazione e potenziamento delle competenze che coinvolge l’82% dei lavoratori totali.
Il report guarda ai settori di acqua, ambiente e energia tenendo in considerazione i 17 obiettivi sullo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Da qui alle politiche e alle scelte messe in campo per la sostenibilità economica, sociale e ambientale, come per esempio l’impegno verso la decarbonizzazione, la mitigazione delle emissioni climalteranti, le iniziative di adattamento, il contrasto alla povertà e le azioni di inclusione sociale, il contributo allo sviluppo dell’economia circolare, la lotta agli sprechi e la salvaguardia delle risorse idriche. Obiettivo del report è offrire un quadro della responsabilità economica, ambientale e sociale del comparto e misurare il valore aggiunto prodotto per lavoratori, azionisti, investitori, clienti, territori e istituzioni.
Montagna 2000 Spa sta investendo risorse anche per iniziative di utilità sociale quali l’equipaggiamento delle autovetture aziendali di defibrillatori portatili utili in caso di arresto cardiaco. Grazie alla partecipazione ad un progetto regionale in collaborazione con il 118, Montagna 2000 Spa è tra le prime società di servizi in Regione Emilia Romagna che si sono attivate prendendo parte ad un’iniziativa di grande valore per la comunità.
“Montagna 2000 Spa ha avviato negli ultimi anni” – ha dichiarato l’Amministratore Unico di Montagna 2000 Spa, Emilio Guidetti – un’intensa opera di riorganizzazione economica e finanziaria che ha permesso una ripresa degli investimenti sul territorio. Grazie a questa svolta, è stata data maggior rilevanza al tema della sostenibilità avviando progetti ambientali di pregio sul territorio”.
Montagna 2000 Spa, insieme ad Utilitalia intende così promuovere la rendicontazione non finanziaria all’interno del suo sistema associativo, oltre che fornire un contributo misurando il grado di performance. Secondo il report di Utilitalia è diffusa tra le aziende la rendicontazione non finanziaria: 34 i bilanci di sostenibilità, corrispondenti al 76% del valore della produzione rappresentata. Nel 94% dei casi, il bilancio di sostenibilità viene approvato dal Cda o da altri organi amministrativi, e nel 76% dei casi presentato all’assemblea dei soci.