Parte da Torino il dibattito sullo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi
Il convegno organizzato da Barricalla in collaborazione con FISE Assoambiente mette al centro dell’agenda la mancanza di impianti di smaltimento di rifiuti speciali e le conseguenze che l’assenza di una seria pianificazione avrà in futuro per l’ambiente, la salute dei cittadini e per l’intero sistema paese.
È il futuro delle discariche di rifiuti speciali il tema centrale del convegno Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani Quale la discarica del futuro? Quale futuro per la discarica? in programma a Torino lunedì 8 ottobre, alle ore 9, (Centro Congressi dell’Unione Industriale, Via Fanti 17) promosso da Barricalla Spa in collaborazione con FISE Assoambiente.
In Europa ogni anno si producono 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti: il 90% sono rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi. Le 12 discariche italiane autorizzate a ricevere e smaltire questi ultimi in modo corretto diminuiscono di anno in anno la propria capacità di stoccaggio, mentre aumenta sia la produzione di rifiuti sia la necessità di bonifiche ambientali di terreni e zone contaminate. Una situazione delicata che va affrontata con una pianificazione ad ampio raggio e su rigorose basi scientifiche, a partire da esempi come Barricalla, l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non che opera a Collegno, alle porte di Torino, che quest’anno compie trent’anni, e che è considerato un’eccellenza al livello europeo e un modello di sviluppo economico e tutela ambientale.
Da questa riflessione prende il via il convegno, a cui prendono parte i principali rappresentanti del settore, chiamati ad avviare un confronto sul tema e sulle sue possibili soluzioni.
Ad aprire i lavori sono previsti i saluti istituzionali dell’Assessore regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia, del Presidente dell’Unione Industriali Dario Gallina, e dei due soggetti promotori dell’appuntamento, Alessandro Battaglino Presidente di Barricalla Spa e Chicco Testa Presidente di FISE Assoambiente.
Segue l’introduzione di Riccardo Montanaro, Presidente dell’Associazione Avvocati Amministrativi del Piemonte e specializzato in temi ambientali, che delineerà il quadro amministrativo e legislativo del settore.
A seguire la tavola rotonda che affronterà più direttamente i temi del convegno: al tavolo coordinato da Antonella Mariotti, giornalista che segue da anni i temi ambientali, siederanno Alessio Ciacci, Consulente dell’Unione Europea; Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente; Rosanna Laraia, responsabile del Centro rifiuti ISPRA; Federico Poli, Direttore generale della Discarica La Filippa; Marco Steardo, Amministratore delegato di Sersys Ambiente.
I lavori si chiuderanno con uno sguardo al futuro: Maurizio Onofrio del Dipartimento DIATI del Politecnico di Torino, Gian Luigi Soldi, responsabile dell’ufficio discariche e bonifiche della Città metropolitana di Torino e Filippo Corsini, Research Fellow dell’Istituto di management della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, coordinati dal giornalista e divulgatore scientifico Andrea Vico, dialogheranno sullo stato della ricerca, i progetti e le start up che stanno lavorando alla diminuzioni dei rifiuti speciali e pericolosi.
Come sottolinea Alessandro Battaglino, Presidente di Barricalla Spa: “In un momento in cui le agende si focalizzano sulla riduzione dei rifiuti, anche quelli pericolosi, e l’economia circolare è entrata in modo importante nei programmi di sviluppo di tutti i paesi del mondo, delineare una strategia italiana ed europea che permetta di smaltire in modo corretto e controllato i rifiuti che non possono che essere conferiti in discarica, è un impegno imprescindibile a tutela della salute dei cittadini di oggi e di domani, dell’ambiente e dell’intero sistema economico”.
“Il settore dei rifiuti in Italia sta da anni vivendo una fase critica, anche a causa di un assetto impiantistico insufficiente.”, osserva Chicco Testa – Presidente di FISE Assoambiente, “Un Paese moderno deve disporre di un sistema di gestione dei rifiuti ben regolato ed evoluto sul piano industriale per evitare le continue emergenze che puntualmente registriamo e sviluppare una necessaria ‘strategia ambientale’ capace di tutelare l’ambiente, da un lato, e, dall’altro, di accrescere la competitività del sistema Italia, attraendo nuovi investimenti. Fatta salva la prevenzione, l’unica via per ridurre i rifiuti è la previsione di un adeguato numero di impianti a supporto del Paese”.
Rifiuti speciali: i problemi di ieri, le opportunità di domani Quale la discarica del futuro? Quale futuro per la discarica? è il secondo convegno promosso da Barricalla, che già nel 2016 aveva organizzato un analogo appuntamento intitolato Dalla Terra dei fuochi alla democrazia delle discariche, focalizzato sul delicato tema della legalità connessa allo smaltimento dei rifiuti speciali: un rifiuto pericoloso non correttamente smaltito crea un danno incalcolabile all’ambiente, alla salute della collettività e all’economia dei territori.
Ne pomeriggio è prevista una visita guidata gratuita all’impianto aperta a tutto il pubblico; la visita, condotta da Andrea Vico e dallo staff di Barricalla, permetterà al pubblico di scoprire di più sui rifiuti speciali e sul loro corretto smaltimento
La partecipazione al convegno è gratuita ma è necessario iscriversi inviando un’e-mail a convegno@barricalla.com specificando i propri recapiti e la motivazione per l’iscrizione al convegno.
Per iscriversi alla visita guidata gratuita è necessario inviare un’e-mail a porteaperte@barricalla.com indicando i propri dati e un recapito telefonico.
La discarica di Barricalla
Barricalla SpA gestisce la principale discarica italiana di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, sita in Collegno, alle porte di Torino, nei pressi dell’ingresso della tangenziale e dell’impianto del gruppo IREN (sorto successivamente). Nasce nel 1984 ed è una società a capitale misto pubblico e privato. Il capitale pubblico per il 30% è detenuto da Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., il capitale privato (70%) è suddiviso in egual misura tra Ambienthesis S.p.A e Sereco Piemonte S.p.A.
L'impianto, costruito dopo una attenta valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), è operativo dal 1988 e occupa una superficie di circa 180.000 metri quadri, con un volume complessivo di 1.832.650 mc metri cubi. È suddiviso in cinque lotti, l’ultimo in attività inaugurato a settembre 2018. Parte dei lotti esauriti sono stati riqualificati in un parco fotovoltaico.
L’intera struttura è progettata per garantire la massima affidabilità, con altissimi standard di sicurezza passiva. I rifiuti, dopo rigidi controlli di laboratorio, eseguiti su ogni partita di materiale in ingresso, vengono conferiti in discarica mediante una coltivazione a strati. Raggiunta la capacità massima della vasca si procede alla sua sigillatura idraulica con l'impiego di materiali impermeabili quali argilla e HDPE (high-densitypolyethylene – Polietilene ad alta densità) ed alla riqualificazione con terreno agrario e vegetazione autoctona.
All'interno e nelle immediate vicinanze dell’impianto è attiva una fitta rete di sensori che permettono un monitoraggio ambientale integrato a suolo, acqua e aria per prevenire ogni forma di contaminazione da parte delle attività della discarica. Dal momento della sua entrata in attività, Barricalla non ha mai generato alcuna emergenza, divenendo anzi un punto di riferimento nella tutela ambientale. Oggi Barricalla, grazie ai 4.680 metri quadrati di pannelli fotovoltaici installati sulla cima dei lotti già terminati, produce 1,12 GWh di energia elettrica pari al consumo annuo di circa 400 famiglie, con circa 700 tonnellate/anno di CO2 non emessa.