Precursori di idee e tecnologie
Recycling Industry ha incontrato Tom Eng di Tomra Sorting Recycling per parlare di alta innovazione, mercato e progetti futuri.
Tom Eng, Senior Vice Presidente e responsabile riciclaggio di Tomra Sorting Recycling è un uomo con le idee chiare. Norvegese di nascita ma a suo agio in ogni continente (parla infatti quattro lingue), ha contribuito con il suo lavoro degli ultimi venti anni alla crescita aziendale di TOMRA, che ora è una realtà internazionale con installazioni effettuate in oltre 50 nazioni.
Nel 2012 è stato nominato a capo della divisione Recycling di TOMRA per cui assieme al suo team porta avanti un lavoro egregio di innovazione nel settore dell’ambiente. In occasione della fiera Ifat, abbiamo potuto parlare con lui e con parte della sua squadra (Fabrizio Radice, Frank van de Winkel, Oliver Lambertz, Valerio Sama, Jürgen Priesters e Felix Flemming) per comprendere meglio vari aspetti dell'andamento del mercato: metalli, rifiuti, economia circolare e innovazione.
Recycling Industry: Mr Eng, l'annuncio che la Cina ha applicato la National Sword ha preoccupato il mercato. La maggior purezza richiesta nei materiali però può anche avere il vantaggio di ottenere più alti livelli di riciclo. Lei cosa ne pensa?
Tom Eng: La National Sword è stata comprensibilmente una fonte di grande apprensione per molte imprese di riciclo, in particolare per quelle che non hanno ancora raggiunto livelli di purezza elevati. Con la nuova normativa, adottata il 1 Marzo di quest'anno la Cina richiede livelli di purezza pari al 99,5% nei materiali riciclabili che entrano nel Paese. Si tratta di un aumento considerevole rispetto ai livelli del 90-95% precedentemente imposti. Questo ha ovviamente conseguenze importanti visto che la Cina è il più grande importatore di materiale da riciclo al mondo. A tal riguardo abbiamo da poco pubblicato un e-book, liberamente fruibile, in cui affrontiamo diversi scenari cui le aziende possono sottostare per aggiornarsi al nuovo mercato. Noi riteniamo che la soluzione più saggia sia ammodernare le apparecchiature negli impianti di selezione rifiuti. Le soluzioni tecniche necessarie per rientrare nelle nuove norme cinesi esistono già. Investire in nuove tecnologie consentirà alle imprese di conformarsi alle nuove normative più severe, sia che provengano dalla Cina o da altre parti del mondo. Inoltre, i clienti pagheranno alle imprese di riciclo un prezzo più alto per un prodotto di qualità superiore.
Recycling Industry: A proposito di tecnologie, quali sono le ultime macchine che avete sviluppato?
Tom Eng: L'ultima applicazione che abbiamo presentato è SHARP EYE che consente di separare le vaschette in PET monostrato dalle bottiglie in PET. È una macchina rivoluzionaria che, abbinata alla selezionatrice AUTOSORT di TOMRA, migliora la capacità di separare le vaschette multistrato dalle bottiglie. Le vaschette e le bottiglie, nonostante siano entrambe in PET, presentano delle minime differenze chimiche di materiale che diventano critiche nel processo di riciclaggio e quindi devono essere differenziate per ottenere dei prodotti riciclati equivalenti. Crediamo quindi che il mercato accoglierà favorevolmente la nuova tecnologia, anche per il fatto che bottiglie e vaschette in plastica monouso stanno aumentando notevolmente nella percentuale di rifiuti da riciclare.
Un'altra tecnologia che abbiamo sviluppato recentemente e che è ideale per le aziende che vogliono rientrare nella nuova normativa cinese è LOD, acronimo di Laser Object Detection, che fornisce ai centri di riciclaggio una soluzione efficiente e a basso consumo energetico. LOD ottimizza la purezza del prodotto finale del 4%, senza sacrificare la produttività dell’impianto.
Recycling Industry: Il mercato italiano è in buona salute?
Tom Eng: L'Italia ha un posto speciale nel mio cuore perché quando ho iniziato a lavorare in TOMRA venti anni fa è stato uno dei primi mercati di cui mi sono occupato. Inoltre in Italia abbiamo i clienti più longevi, come la Montello. Oggi non seguo più direttamente il mercato italiano perché abbiamo venditori e una divisione in provincia di Parma totalmente dedicata al mercato italiano. Credo che il mercato italiano possa crescere e diventare molto interessante: pensiamo ad esempio al sistema di raccolta tramite i consorzi di filiera che svolgono un lavoro egregio. Tuttavia dobbiamo pensare più in grande: se vogliamo ottenere altissime percentuali di riciclo, dobbiamo intercettare tutti i flussi di rifiuti e in maniera più intensa.
Recycling Industry: Stiamo vivendo un periodo in cui la coscienza ambientale è molto forte e la vostra società dimostra che si può combinare industria e ambiente. Come la tecnologia oggi può aiutare le generazioni future?
Tom Eng: Operare oggi per avere un futuro più pulito è essenziale. La transizione verso un'economia circolare è la chiave per un futuro sostenibile e a riguardo noi stiamo investendo molto in questo. A titolo di esempio posso dire che facciamo parte della Fondazione Ellen MacArthur che riunisce imprese, governi, scienziati e cittadini per favorire una transizione ad un’economia circolare. In particolare noi operiamo nel segmento delle plastiche e siamo membri del gruppo New Plastic Economy. Le nostre tecnologie sono in grado di cambiare il modo in cui la plastica viene riciclata, sia in termini di qualità e quantità e possiamo dare un contributo significativo allo sviluppo di un migliore sistema globale per la plastica.
Sempre più paesi in tutto il mondo richiedono tecnologie di selezione e riciclo efficaci e c'è un reale interesse nei progressi futuri che si raggiungeranno grazie all'innovazione tecnologica. TOMRA ritiene che i progressi più significativi saranno nella maggiore sofisticazione dell'intelligenza artificiale, che è già integrata nelle macchine TOMRA in misura maggiore rispetto a qualsiasi altro produttore.