Al Seeds&Chips un focus sull'acqua
WaterFirst! è la vetrina delle soluzioni sull'acqua di Seeds&Chips, l’evento di riferimento a livello mondiale nel campo della Food Innovation.
Dopo le prime due giornate che hanno visto la partecipazione di importanti speaker internazionali, il programma di Seeds&Chips è continuato con la premiazione dell'attesissima call WaterFirst! che ha visto partecipare alle selezioni 65 progetti di 23 Paesi per mostrare le migliori soluzioni sul tema dell’acqua. Dei 30 progetti più meritevoli, i 5 finalisti sono Utilis Corp dell’israeliana Dora Gondor; Folia Water di Jonathan Levine; Desolenator di Madeleine Bell; FinappTech di Cristiano Lino Fontana e Nano Sensor Systems di Veronica Sberveglieri.
La giuria di valutazione, composta dagli advisor scientifici del Summit come IIT, CNR, e UNIDO ITPO Italy, ha assegnato il premio speciale di 10.000 Euro a Dora Gondor per Utilis Corp per il suo sistema innovativo, efficiente ed economico che rileva le perdite di acqua potabile dalle tubature utilizzando la tecnologia satellitare. Il premio è stato intitolato a nome dell’Ambasciatore Giorgio Giacomelli. Il diplomatico milanese, scomparso lo scorso anno, nel corso della sua lunga carriera internazionale ha dedicato particolare attenzione alla conservazione e gestione delle risorse idriche, fino ad essere nominato nel 2006 membro onorario dello UN Advisory Board on Water and Sanitation dall’allora Segretario Generale nelle Nazioni Unite Kofi Annan.
“Ci apprestiamo a vivere a pieno anche i prossimi appuntamenti qui a Seeds&Chips” ha affermato Marco Gualtieri, Presidente e fondatore del Summit. “Abbiamo già affrontato tanti temi e incontrato ospiti di fama internazionale, concludendo l’agenda di ieri con la significativa visita di Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, con cui abbiamo discusso dell’importanza di portare a Milano un’Autorità internazionale dell’Acqua. Acqua significa sicurezza alimentare, la chiave di questo secolo, il nuovo petrolio. Serve un’organizzazione internazionale che ne disciplini le regole, anche con l’innovazione sul sistema internazionale delle acque. Noi abbiamo le carte in regola per ospitarla”.