La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, il nuovo report
In leggero aumento la produzione dei rifiuti urbani in Emilia-Romagna: nel 2015 ne sono stati prodotti oltre 2.900.000 tonnellate, ovvero l’1,1% in più rispetto al 2014.
La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016 è stata di 2.969.293 tonnellate, corrispondente ad una produzione pro capite di 666 kg/ab.
La raccolta differenziata ha riguardato 1.836.427 tonnellate di rifiuti urbani, pari al 61,8% della produzione totale, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 2015. I comuni che nel 2016 hanno superato l'obiettivo del 65%, definito dalla normativa nazionale, sono stati 146 con una popolazione complessiva superiore ad un terzo di quella regionale.
I dati a livello regionale evidenziano che si raccolgono soprattutto verde (98 kg/ab), carta e cartone (85 kg/ab), umido (62 kg/ab), vetro (37 kg/ab), legno (33 kg/ab) e plastica (33 kg/ab). I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) di origine urbana raccolti in maniera differenziata sono stati 23.117 tonnellate, corrispondenti a 5,2 kg/ab. Il sistema di raccolta tradizionalmente più diffuso in Emilia-Romagna per la raccolta differenziata è ancora quello che utilizza contenitori stradali, nei quali ne confluisce il 33%; il sistema “porta a porta/domiciliare” riguarda il 19% di quanto raccolto in modo differenziato. Un ruolo importante è ricoperto anche dai 371 centri di raccolta ai quali gli utenti conferiscono il 30% dei rifiuti oggetto di raccolta differenziata. Tutti gli “altri sistemi di raccolta” (esempio raccolte effettuate esclusivamente c/o utenze non domestiche, rifiuti abbandonati, verde pubblico, ecc.) hanno riguardato, infine, il 14% della raccolta differenziata, e un 4% sono stati i rifiuti raccolti previa chiamata/prenotazione da parte dell’utente.
Le frazioni raccolte in maniera differenziata sono avviate ad impianti di trattamento/recupero, regionali ed extra regionali, per essere sottoposte a processi di selezione/valorizzazione o per essere direttamente destinate a recupero e riciclaggio.
La maggior parte dei quantitativi raccolti, anche se variabile da frazione a frazione, è stata recuperata negli impianti regionali; tra questi, gli impianti di compostaggio ricoprono una particolare importanza strategica, perché la frazione organica costituisce circa un terzo dei rifiuti urbani prodotti.
La ricostruzione del percorso seguito dalle principali frazioni oggetto di raccolta differenziata attraverso gli impianti di selezione/trattamento permette di stimare il tasso di riciclaggio finalizzato alla verifica degli obiettivi di cui all’art. 181 del D.Lgs. 152/2006: per il 2016 il tasso di riciclaggio è stato pari al 58%. I rifiuti indifferenziati residui ammontano a 1.132.866 t, che corrispondono a 254 kg/ab. Considerando la destinazione finale, la gestione del rifiuto urbano indifferenziato è stata la seguente: 842.875 t sono state complessivamente avviate agli impianti di incenerimento, 125.500 t sono state avviate a bio-stabilizzazione per la produzione della Frazione Organica Stabilizzata (FOS), 141.634 t sono state conferite in discarica, e 22.857 t sono frazioni merceologiche omogenee avviate a recupero di materia.
Nel 2016, sul totale dei rifiuti prodotti la quota di rifiuti inceneriti (compresa la quota di CDR) è stata il 28,4%, la quantità dei rifiuti avviati in discarica è stata il 4,8% e la quota di rifiuti avviati a bio-stabilizzazione è stata il 4,2%.
Il sistema impiantistico che ha effettuato la gestione dei rifiuti indifferenziati residui dell'Emilia-Romagna prodotti nel 2016 (in grado di soddisfare completamente il fabbisogno di smaltimento della Regione) è costituito da 5 impianti di trattamento meccanico-biologico, 4 impianti di trattamento meccanico, 8 inceneritori con recupero energetico (di cui uno dedicato alla combustione di CDR/CSS), 8 discariche per rifiuti non pericolosi operative, 13 piattaforme di stoccaggio/trasbordo e un impianto dedicato al trattamento dei rifiuti da spazzamento.
Il Report completo è consultabile a questo link.