Le procedure di ammodernamento degli impianti da Fonte Rinnovabile
Associazioni e Istituzioni hanno fatto il punto a Roma sulle opportunità date dalle nuove procedure del GSE.
In occasione del convegno "Le procedure di ammodernamento degli impianti da Fonte Rinnovabile: una nuova prospettiva di sviluppo per il settore” organizzato da ANEV, ANIE Rinnovabili ed Elettricità Futura, svoltosi presso la sede del GSE a Roma, sono stati analizzati i benefici e gli impatti delle procedure operative per la gestione ed esercizio di impianti da FER non fotovoltaici, grazie alla presentazione dello studio di Elemens e ad un dibattito che ha coinvolto i policymaker del settore.
Ad aprire il convegno il Direttore Divisione Sviluppo Sostenibile del GSE Luca Barberis che ha evidenziato come si sia chiusa l’epoca della contrapposizione: "Occorre massima collaborazione tra attori istituzionali e privati, in particolare da parte delle regioni".
Secondo Simone Togni, Presidente dell'ANEV, "Per l’eolico si apre la possibilità di aumentare la produzione grazie all’efficientamento tecnologico derivante dall’applicazione di tali procedure. Questo passo avanti, accolto con favore da tutto il comparto eolico, dovrà tuttavia essere reso attuabile con una seria semplificazione della normativa e delle procedure autorizzative, che ne consenta l’applicabilità in tempi rapidi".
Afferma Michelangelo Lafronza, Segretario Generale dell'ANIE Rinnovabili, "Le procedure operative GSE permetteranno la massimizzazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e favoriranno il prolungamento della vita utile degli impianti grazie all'impiego della tecnologia più innovativa, offrendo nuove opportunità di investimento per il settore".
Per Lucia Bormida, Vice Presidente Elettricità Futura, "È fondamentale avviare un confronto strutturato, mediante le Associazioni, in merito all’evoluzione della normativa e della relativa applicazione, anche per evidenziare e risolvere le principali criticità applicative che possono emergere in tutte le fasi del progetto. La condivisione dell’opportunità degli interventi con le comunità e gli enti locali, così come la tempistica nel rilascio delle autorizzazioni necessarie, rappresentano un fattore di successo delle procedure di rinnovamento".
Tommaso Barbetti di Elemens, nel corso della presentazione dello studio ha annunciato che le procedure del GSE apriranno un nuovo mercato, fino ad oggi bloccato, grazie al quale si potranno produrre 4 TWh aggiuntivi nel breve periodo e fino a 7 TWh in quello medio-lungo. "Un risultato molto importante in termini di benefici economici ed occupazionali", commenta Barbetti, “per le rinnovabili e in particolare per l'eolico".
La mattinata si è conclusa con una tavola rotonda moderata da Romina Maurizi, di Quotidiano Energia. Davide Valenzano, Responsabile Affari Regolatori GSE, ha spiegato che la finalizzazione del lavoro da parte del GSE è il risultato di 2Un confronto tecnico, operativo e di buon senso nel cogliere le vere opportunità di sviluppo del settore”. Secondo Sebastiano Serra, Capo della Segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente, “Il punto nodale è il rapporto con le regioni, il Ministero dell’Ambiente farà di tutto per identificare con le regioni un percorso che individua tempi e modalità". Per Luciano Barra, Capo segreteria tecnica Dipartimento Energia, Ministero dello Sviluppo Economico, "Il punto fondamentale è legato alla valutazione ambientale, che discende dalle regole europee. Il passaggio per semplificare non è verificare ogni volta, ma effettuare una compressione dei tempi". In merito alla rete, Stefano Conti, Direttore affari istituzionali Terna, commenta "La congestione è pessima organizzazione umana. Le regole ci sono, occorre applicarle alla perfezione. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi per le rinnovabili al 2030 è necessario partire subito sia con il rinnovamento degli impianti esistenti sia con le nuove installazioni".