Terra dei Fuochi: al via il servizio di controllo aereo con i droni
Otto droni per il controllo aereo del territorio, il coinvolgimento delle forze dell’ordine, presidi multiforze sui territori (Mondragone, Marcianise, Massa di Somma e Giugliano), senza dimenticare poi la questione ecoballe.
Questo il piano di interventi messo in campo dalla Regione Campania nei comuni del napoletano e del casertano che rientrano nella “Terra dei Fuochi”, e spiegato nei dal governatore, Vincenzo De Luca: “Abbiamo deciso di affrontare di petto alcune emergenze: dal disastro delle ecoballe, che ha determinato un danno di immagine gravissimo per la Campania, al contrasto e la lotta agli sversamenti abusivi e ai roghi. Per fare questo abbiamo investito 40 mln di euro, 10 mln di euro ai Comuni per incentivare la raccolta differenziata e la pulizia dei siti di stoccaggio. E poi abbiamo avviato un’iniziativa che coinvolge le varie istituzioni del territorio con il supporto di nuove tecnologie per monitorare le aree anche dall’alto”.
A Marcianise, il presidente De Luca ha inaugurato la partenza del servizio di controllo con i droni, che serviranno ad effettuare analisi dettagliate e particolareggiate del territorio, ispezionando grandi aree e individuando sversamenti illeciti in luoghi più difficilmente accessibili dai pattugliamenti.
Droni per il controllo aereo del territorio, il coinvolgimento delle forze dell’ordine, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco e presidi multiforze sui territori a rischio, Mondragone, Marcianise, Massa di Somma e Giugliano, tecnologie d’avanguardia per una presenza nei territorio più efficace.
E sulla questione ecoballe: “E’ stata conclusa la seconda gara per eliminare altre 500mila tonnellate di ecoballe, un passo alla volta stiamo arrivando all’obiettivo che ci eravamo dati, vale a dire entro un anno poter dire all’Italia che la Terra dei Fuochi non c’è più. Non guarderemo in faccia a nessuno, non lisceremo il pelo a chi viola la legge, non intendiamo perdere più la dignità dei nostri territori per clientela politica”.