Gli investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali
La spesa relativa agli investimenti per la protezione dell'ambiente delle imprese industriali è aumentata in misura significativa negli ultimi anni, ma si continua ad intervenite dopo che si ha inquinato.
L'Istat ha pubblicato il rapporto sugli investimenti delle imprese industriali per la protezione dell'ambiente relativo al 2015. Più di un terzo della spesa sostenuta (36,5%) è stato destinato alle attività di protezione e recupero del suolo e delle acque di falda e superficiali, all’abbattimento del rumore, alla protezione del paesaggio e protezione dalle radiazioni e alle attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezione dell’ambiente. Gli investimenti sono stati prevalentemente orientati verso impianti e attrezzature di tipo end-of pipe (979 milioni di euro, +23,5% sul 2014) mentre è risultata di entità minore (426 milioni di euro) la spesa per impianti e attrezzature a tecnologia integrata che, tuttavia, aumenta di quasi un terzo rispetto all’anno precedente (+31,5%).
Nel 2015 si stima che la spesa per investimenti ambientali realizzata dalle imprese dell'industria in senso stretto sia pari a 1.405 milioni di euro, in aumento del 25,8% rispetto al 2014 (1.117 milioni di euro). Con riferimento alla tipologia di spesa, tra il 2015 e il 2014 si rileva un amento degli investimenti sia negli impianti e attrezzature di tipo end-of-pipe (23,5%), sia in quelli a tecnologia integrata (31,5%).
Nello stesso periodo gli investimenti fissi lordi complessivi del settore industriale si contraggono del 2,5%; di conseguenza aumenta il peso relativo degli investimenti ambientali passando dal 3,2% del 2014 al 4,1%. Cresce anche la quota degli investimenti ambientali per addetto, stimati pari a 373 euro rispetto ai 294 euro del 2014.
Grandi imprese traino per gli investimenti ambientali
La spesa è cresciuta in misura consistente nelle grandi imprese, da 853 milioni di euro del 2014 a 1.127 milioni (+32,1%), rispetto alle piccole e medie imprese che sono passate da 264 milioni di euro del 2014 a 278 milioni di euro (+5,3%).
Le imprese con 250 addetti e oltre svolgono un ruolo preminente per la spesa ambientale. Con 1.127 milioni di euro esse realizzano l’80,3% degli investimenti ambientali complessivi; inoltre effettuano il 78,7% degli investimenti end-of-pipe e l’84,0% degli investimenti a tecnologia integrata.
La dimensione d’impresa comporta differenze degne di nota anche rispetto all’incidenza degli investimenti ambientali sul totale degli investimenti fissi lordi settoriali: 7,3% per le imprese con 250 addetti e oltre (5,4% nel 2014) contro 1,5% (1,4% nel 2014) per quelle sotto tale soglia dimensionale.
Elevate le differenze per dimensione aziendale nell’intensità degli investimenti: si passa, infatti, da 98 euro per addetto (93 euro nel 2014) nelle imprese di piccola e media dimensione a 1.194 euro per addetto (899 euro nel 2014) in quelle con 250 addetti e oltre.
Ancora limitati gli investimenti in tecnologie più avanzate
Nel 2015 gli investimenti end-of-pipe (979 milioni di euro) sono ancora la componente più rilevante degli investimenti per la protezione dell’ambiente, con un’incidenza del 69,7% sul totale, contro il 30,3% degli investimenti integrati (426 milioni di euro) collegati a tecnologie più avanzate.
Nel complesso, le imprese industriali continuano ad effettuare investimenti per rimuovere l’inquinamento dopo che questo è stato prodotto, anziché integrare i propri impianti con tecnologie più “pulite” che contribuiscono a proteggere l’ambiente dagli effetti negativi del processo produttivo.
Incidenza della spesa per la gestione delle acque reflue in aumento
Nel 2015 oltre i due terzi della spesa per investimenti ambientali è realizzata nelle attività di protezione e recupero del suolo e delle acque di falda e superficiali, nell’abbattimento del rumore, nella protezione del paesaggio e protezione dalle radiazioni e per le attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla protezione dell’ambiente (raggruppati nella voce Altro) (36,5% del totale) e nella gestione delle acque reflue (33,7%).
Rispetto al 2014, aumenta di 4,6 punti percentuali l’incidenza della spesa per investimenti finalizzati alla gestione delle acque reflue mentre si rileva una nuova diminuzione della quota della spesa destinata alla gestione dei rifiuti (2,4 punti percentuali). Nell’industria manifatturiera la spesa maggiore è realizzata dai settori della fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (26,5%), della metallurgia (19,4%) e della fabbricazione di prodotti chimici (13,2%).
Fonte Istat, Report Gli investimenti delle imprese industriali per la protezione dell’ambiente.