Montagna 2000 presenta il bilancio al 30 settembre 2017
Nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi il giorno 24 novembre 2017 la società ha approvato il bilancio al 30 settembre 2017 ed il piano industriale da oggi alla scadenza della concessione prevista il 30 giugno del 2025.
L'estate 2017 è stata caratterizzata da una gravissima crisi idrica che ha però evidenziato la maturità della gestione di Montagna 2000 Spa nell’affrontarla. È stato necessario mettere in atto uno sforzo straordinario in termini di mezzi, uomini e risorse che ha permesso di garantire la continuità del servizio con disagi moderati per gli utenti. Sono stati oltre 3.500 i viaggi delle autobotti per rifornire gli acquedotti rimasti a secco. L'emergenza idrica è stata contenuta grazie anche alla tempestiva attuazione di importanti opere e interventi per l’interconnessione e il potenziamento dei sollevamenti, opere finanziate grazie alla ordinanza OCDPC468/2017. Oltre alle operazioni emergenziali, le attività della società sono continuate con interventi in diversi Comuni sia sui serbatoi che sulle captazioni (pulizia e manutenzioni straordinarie) e per intercettare reflui non adeguatamente collettati.
Gli investimenti hanno interessato anche gli aspetti della qualità dell’acqua in particolare della disinfezione grazie all’installazione di cloratori volumetrici che garantiscono continuità della disinfezione anche in aree non servite dalla corrente elettrica. Una particolare attenzione è stata dedicata al sistema depurativo: con la gestione diretta del depuratore di Fornovo di Taro ed il suo upgrade tecnologico per migliorarne il processo. Montagna 2000 ha inoltre completato il raddoppio del depuratore di Borgo Val di Taro e terminato il cantiere dei serbatoi del Monte Barigazzo per non perdere finanziamenti stanziati dalla Regione Emilia Romagna negli anni 2011-13.
Il bilancio al 30 settembre 2017 è da giudicarsi in termini molto positivi, in quanto sono state iscritte a bilancio la totalità dei costi sostenuti per l’emergenza idrica, pari a 573.000,00 euro ed iscritto a ricavo solo i contributi su cui si sono ottenuti i visti di ATERSIR.
Sono stati rafforzati i fondi per la svalutazione del credito (k€ 190) e quelli per rischi diversi di gestione (k€ 120). Al termine delle scritture contabili e al netto delle imposte, la società presenta un utile di € 25.181.
Sotto il profilo finanziario si consolida, a seguito del processo di risanamento, il maggiore equilibrio tra il debito a breve e quello a medio/lungo termine. Le politiche di gestione del credito e una nuova organizzazione e suddivisione delle responsabilità hanno permesso di incassare crediti riducendo la percentuale di insoluti sul vecchio credito dal 6,2 al 4,3% (-1,9%).
Due nuovi istituti di credito, Banca Popolare Etica ed Emilbanca, hanno dato fiducia alla società con nuovi finanziamenti. L’apertura ottenuta da questi due istituti di credito è riprova dell’efficacia dell’azione di risanamento riscontrata all’esterno e permette a Montagna 2000 Spa di riprendere gli investimenti del piano operativo degli investimenti e di guardare anche ad opportunità nel settore delle rinnovabili, quali la centrale idroelettrica Nola – Frasso e la costruzione di impianti a biomassa legnosa.
Sul territorio Montagna 2000 S.p.A. ha investito oltre k€ 750 sul P.O.I. (Piano Operativo Investimenti) in vigore ed ulteriori k€ 300 per interventi iscritti a vecchi piani di investimento mai terminati; dopo molti anni si è raggiunto lo standard di investimenti richiesti dal metodo tariffario in vigore e si sono scongiurate le potenziale revoche di precedenti finanziamenti.
Per quanto riguarda la raccolta rifiuti, dopo la riorganizzazione del servizio si stanno rafforzando i programmi di raccolta e si iniziano ad avere i primi riscontri positivi dei risultati economici ed ambientali.
Sul piano della salute e della sicurezza dei lavoratori la società ha stanziato € 30.000 all’anno per investimenti strutturali in sicurezza e salute dei lavoratori oltre a quelli obbligatori per legge; si ritiene che la qualità e la sicurezza del lavoro sia uno degli obiettivi primari di una società in house ad integrale capitale pubblico.
Il bilancio al 30 settembre 2017 ed il piano industriale 2017-2025 sono stati approvati all’unanimità dall’assemblea dei soci del 24 u.s. che vedeva rappresentato oltre l’ottanta percento del capitale sociale.