La gara in montagna che non produce rifiuti
Tor des Geants ® e Tot Dret 2017, raccolta differenziata da record: 86%! Grande successo anche per il progetto anti-abbandoni sperimentato al Tot Tret e per le iniziative di sostenibilità ambientale che hanno accompagnato l’endurance trail.
Il Tor des Géants® 2017 ha fatto registrare numeri da record, non solo dal punto di vista sportivo: anche le performance ambientali dell’endurance trail più duro al mondo sono state di altissimo livello, con una “gara di sostenibilità” partita fin dalla fase progettuale e conclusasi con uno straordinario 86% di raccolta differenziata nelle “basi vita”. Un successo reso possibile dal progetto EcoLoTor, promosso da VdA Trailers insieme alla Cooperativa ERICA e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Assessorato alle attività produttive, energia, politiche del territorio e ambiente della Regione Valle d’Aosta. Da sottolineare l’impegno degli oltre duemila VolonTOR che hanno gestito la raccolta differenziata nelle sei “basi vita”, nei ristori e nei rifugi, controllando il corretto conferimento dei rifiuti e occupandosi di pesare i materiali da avviare al riciclo.
Il Tot Dret, la nuova gara di 130 km e 12.000 metri da Gressoney a Courmayeur senza soste intermedie, ha visto la sperimentazione di un progetto innovativo per la lotta agli abbandoni dei rifiuti sui percorsi (il cosiddetto “littering”), con un sistema unico al mondo per la tracciabilità delle scorte alimentari seguito dalla presenza di eco-commissari, denominati “WasteBusters”, con funzione di eco-scopa per il recupero di eventuali materiali abbandonati dagli atleti e di pulizia dei sentieri dai rifiuti presenti sul percorso.
“Per la prima volta al mondo è stato possibile monitorare i rifiuti prodotti dagli atleti partecipanti ad una gara sportiva; l’averlo fatto nell’ambito di uno degli endurance trail più impegnativi, tra le montagne più alte d’Europa, ci aiuta a riflettere sull’importanza di combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Io stesso, nelle prime due tappe del Tor, ovvero nei primi 100 km di gara, ho raccolto più di un chilo di rifiuti di cui oltre l’80 per cento abbandonati da atleti transitati prima di me. Occorre considerare che una parte di questi rifiuti sono mangiati dagli animali selvatici o di allevamento, attratti dai colori (in particolare giallo e viola) simili alla flora spontanea, contaminando direttamente il latte e i suoi derivati; un’altra parte finisce nei torrenti e di qui ai nostri rubinetti; un’altra parte ancora si accumula nei mari e negli oceani distruggendo il fitoplancton che ci dà la metà dell’ossigeno che respiriamo. Se tutte le gare sportive adottassero un sistema come quello sperimentato al Tot Dret, ci sarebbe un drastico taglio all’abbandono dei rifiuti in luoghi vulnerabili” spiega Roberto Cavallo, amministratore delegato della Cooperativa ERICA, che ha preso parte al Tor des Géants® 2017 in qualità di eco-runner e testimonial ambientale per portare il messaggio di Ecolotor dentro la gara affiancato dal suo preparatore ha portato anche altre innovazioni ambientali tra cui un’accurata analisi delle forniture per ridurre alla fonte la produzione complessiva di rifiuti e garantire il massimo riciclo. L’energia è stata fornita anche con la tecnologia fotovoltaica in alcuni bivacchi (al posto dei generatori tradizionali) e nelle basi vita, dove gli atleti hanno potuto ricaricare GPS, smartphone e torce frontali in appositi punti-ricarica “green”.