Le spese per l'ambiente nelle industrie italiane
Le imprese industriali continuano ad effettuare investimenti per rimuovere l’inquinamento dopo che è stato prodotto anziché integrare gli impianti con tecnologie
più “pulite” che aiutano a proteggere l’ambiente dagli effetti negativi del processo produttivo.
Ancora in calo gli investimenti industriali per la protezione dell’ambiente. Lo dice l'Istat nel suo recente rapporto su "Investimenti per la protezione dell’ambiente delle imprese industriali".
Nel 2014 la spesa per investimenti ambientali realizzata dalle imprese dell’industria in senso stretto è risultata pari a 1.117 milioni di euro, in calo del 19,7% rispetto al 2013 (1.391 milioni di euro). La diminuzione riguarda tutte le imprese, a prescindere dalla loro dimensione, ma l’intensità è diversa. La spesa è scesa infatti in misura consistente nelle piccole e medie imprese, da 452 milioni di euro del 2013 a 264 milioni (-41.6%), e più contenuta nelle grandi (250 addetti ed oltre), da 939 milioni di euro a 853 milioni (-9,2%) (Prospetto1).
Con riferimento alla tipologia di spesa, tra il 2014 e il 2013 diminuiscono sia gli investimenti negli impianti e attrezzature di tipo end-of-pipe(-17,2%), sia quelli a tecnologia integrata (-25,2%). In calo anche il peso relativo degli investimenti ambientali sul totale degli investimenti fissi lordi che passa dal 4,2% del 2013 al 3,2% del 2014 (Prospetto 2).
In termini assoluti, nelle grandi imprese la spesa stimata in investimenti integrati aumenta di 29 milioni di euro a fronte di una diminuzione in investimenti di tipo end-of-pipe di 115 milioni di euro; nelle piccole e medie imprese la spesa per investimenti diminuisce per entrambe le tipologie (rispettivamente -138 milioni di euro e -50 milioni di euro). La quota di investimenti end-of-pipe sul totale degli investimenti ambientali è più elevata nel segmento delle piccole e medie imprese
(75,0%) che nelle grandi (69,8%) (Prospetto1).
Nelle grandi imprese tre quarti degli investimenti ambientali
Nel 2014 gli investimenti ambientali per addetto sono stimati pari a 294 euro (358 euro nel 2013), ma sono elevate le differenze per dimensione aziendale: si passa, infatti, da 93 euro per addetto (154 euro nel 2013) nelle imprese di piccola e media dimensione a 899 euro per addetto (976 euro nel 2013) in quelle con 250 addetti e oltre (Prospetto 3).
Le imprese con 250 addetti e oltre svolgono un ruolo preminente per la spesa ambientale. Con 853 milioni di euro realizzano il 76,4% degli investimenti complessivi; inoltre effettuano il 75,0% degli investimenti end-of-pipe e il 79,6% degli investimenti a tecnologia integrata (Prospetto 3).
La dimensione d’impresa comporta differenze degne di nota anche rispetto all’incidenza degli investimenti ambientali sul totale degli investimenti fissi lordi: 5,4% per le imprese con 250 addetti ed oltre (5,5% nel 2013) contro 1,4% (2,8% nel 2013) per quelle sotto tale soglia dimensionale.
Ancora poco presenti le tecnologie più avanzate
Nel 2014 gli investimenti end-of-pipe (793 milioni di euro) sono ancora la componente più rilevante degli investimenti per la protezione dell’ambiente, con un’ incidenza del 71,0% sul totale, contro il 29,0% degli investimenti integrati (324 milioni di euro) collegati a tecnologie più avanzate (Prospetto 2). Nel complesso, le imprese industriali continuano ad effettuare investimenti per rimuovere l’inquinamento dopo che è stato prodotto anziché integrare gli impianti con tecnologie più “pulite” che aiutano a proteggere l’ambiente dagli effetti negativi del processo produttivo.