Io non rischio 2016
Il 15 e 16 ottobre torna l'appuntamento con con la protezione civile in 650 piazze in tutta Italia. Tu sai cosa fare in caso di emergenza?
“Il volontariato di protezione civile è un punto di riferimento importante non solo nelle emergenze, ma anche nell’attività di prevenzione, che va fatta ogni giorno”: con queste parole il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio ha aperto la conferenza stampa di presentazione della campagna Io non rischio. Il Capo del Dipartimento ha inoltre ricordato che il lancio ufficiale della campagna coincide con la Giornata Internazionale per la riduzione del rischio da disastri naturali, perché il tema della prevenzione non è una problematica locale, ma mondiale, e che l’impegno stabilito da protocolli e accordi come quello di Sendai del marzo 2015, trova la sua applicazione anche in questa iniziativa.
L’edizione 2016 della campagna si carica quest’anno di un significato speciale, proprio in riferimento al terremoto del 24 agosto nel Centro Italia. Anche per questo motivo, per promuovere la campagna su Twitter attraverso il tweetstorm – una tempesta di tweet simultanei che ha preso il via durante la conferenza stampa – si è scelto di affiancare a #iononrischio2016 anche l’hashtag #cuorealcentro. Durante il tweetstorm, l’hashtag #iononrischio2016 è arrivato al quarto posto dei trending topic italiani, mentre #cuorealcentro è arrivato all’ottavo posto.
Sabato 15 e domenica 16 ottobre circa 7.000 volontari di 27 organizzazioni nazionali di protezione civile, associazioni regionali e gruppi comunali saranno in 650 piazze di tutte le regioni italiane con la campagna Io non rischio, per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’autoprotezione e sull’importanza di conoscere i rischi a cui siamo esposti. Una campagna sulle buone pratiche di protezione civile, che ha come protagonisti i volontari di protezione civile: cittadini comuni, che operano abitualmente nei territori in cui svolgono l’iniziativa.
In conferenza stampa sono intervenuti anche i partner istituzionali di Io non rischio: il Presidente di Anpas Nazionale, Fabrizio Pregliasco, che ha sottolineato il ruolo del volontariato organizzato di protezione civile e ha definito Io non rischio un esempio virtuoso di contaminazione tra volontariato, mondo della scienza e istituzioni. Il Direttore della struttura terremoti di INGV, Daniela Pantosti, invece, ha ribadito che la consapevolezza del rischio sismico, ma anche quella di altri rischi, si manifesta nella maggior parte dei casi a seguito di eventi tragici, come quello del 24 agosto scorso e che il contributo della comunità scientifica è anche quello di rendere accessibili a tutti i cittadini le conoscenze disponibili. Angelo Masi di ReLuis, invece, ha parlato del ruolo di professori, tecnici ed esperti, che con questa campagna si sono messi in gioco in modo diverso e hanno mostrato una sensibilità particolare nel formare i volontari Io non rischio. Infine, Alessandro Trigila di Ispra ha definito la campagna un magnifico esempio di contaminazione positiva e ha sottolineato l’importanza della conoscenza del territorio.
Io non rischio è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Partner scientifici sono, inoltre, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.
Sul sito ufficiale della campagna – iononrischio.protezionecivile.it – è disponibile l’elenco dei comuni interessati e i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare per proteggersi dai rischi alluvione, maremoto e terremoto.