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Il Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi

Il Programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi

Proponiamo uno stralcio dell'audizione di Carlo Calenda, Ministro dello sviluppo economico alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, sulla strategia nazionale per la gestione responsabile e sicura dei rifiuti radioattivi, gli accordi per il riprocessamento all’estero del combustibile esaurito e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi in Italia in un Deposito Nazionale.

"Come sapete, la Direttiva 2011/70/EURATOM del 19 luglio 2011 istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi e chiede agli Stati membri di predisporre un Programma nazionale per l’attuazione della politica di gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi. Tale previsione è stata recepita in Italia con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 45. Secondo questa norma, il Programma nazionale deve contenere una panoramica programmatica della politica italiana di gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito. Il Programma nazionale deve inoltre essere trasmesso alla Commissione europea così come le eventuali successive modifiche significative. L’Italia ha quindi predisposto un documento, inviato il 22 febbraio scorso alla Commissione Europea, relativo al Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi. Il documento riassume in modo organico gli obiettivi generali della politica nazionale riguardante (1) la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi e (2) i piani per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi dalla generazione fino allo smaltimento, ivi incluso il Deposito Nazionale. Questo documento adesso è in fase di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) da parte del Ministero dell’Ambiente e, dopo la consultazione, dovrà essere oggetto di concertazione con la Conferenza Unificata e acquisire vari pareri, tra cui quello dell’Autorità di Regolamentazione competente e del Ministro della salute, prima dell’approvazione del testo finale con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. In particolare è stata completata la fase di consultazione ristretta alle Autorità ambientali competenti e adesso, in base alle osservazioni ricevute da queste Autorità, stiamo completando il Rapporto Ambientale, su cui avvieremo nell’autunno prossimo la consultazione pubblica. La procedura prevede diversi passaggi:

1. visto che ci sono Paesi che hanno manifestato l’interesse a partecipare alla consultazione transfrontaliera (per adesso, Austria, Svizzera, Francia, UK e Germania), il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente devono tradurre in altre lingue i documenti da consultare

2. la consultazione pubblica e quella transfrontaliera dovranno rimanere aperte per 60 giorni (gennaio 2017)

3. MISE e MATTM devono poi elaborare una tabella di sintesi delle osservazioni ricevute (estremi dell’osservazione, data di arrivo, ecc. e relative controdeduzioni) e inviare il tutto al Ministero dell’Ambiente (marzo 2017)

4. infine, il tempo di attesa per il parere motivato è stato ridotto a 30 giorni, per indirizzo del Ministro Galletti agli Uffici (aprile 2017)

Dunque, ci attendiamo di concludere la VAS per la primavera 2017 in modo da completare la concertazione e arrivare all’approvazione nei mesi successivi".


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