
Il primato del Veneto nella gestione dei rifiuti
In tema di raccolta differenziata dei rifiuti in Italia, dovremmo tutti imitare la regione Veneto dove la raccolta differenziata raggiunge complessivamente il 67,6%.
Nella raccolta differenziata, nel 2014 è dei cittadini veneti la più alta percentuale a livello regionale in Italia, con il 67,6%, mentre il valore nazionale si attesta al 45,2% (fonte dati: Rapporto Rifiuti Urbani dell’ISPRA 2015). Paragonando il valore procapite regionale di raccolta differenziata con quello nazionale, il valore del Veneto (307 kg per abitante per anno) è maggiore rispetto a quello italiano (221 kg per abitante per anno) di ben 86 kg per abitante per anno (+38,9%).
La frazione organica è la principale porzione della torta della raccolta differenziata nel Veneto con oltre il 46%, a seguire la carta con il 19% e il vetro con il 13%. Il Veneto, nel 2014, raccoglie oltre il 19% dei rifiuti in metallo raccolti sull’intero territorio nazionale (quasi 48 mila tonnellate).
Restando alla raccolta differenziata, la provincia di Treviso è la provincia con la percentuale più alta dell’intero territorio nazionale (81,9%). Ottimi risultati per la provincia di Belluno (72,8%) e bene anche quella di Padova (63,7%); tutte le province comunque hanno raggiunto valori molto alti di raccolta essendo tutte ben al di sopra del 60%. Restando a Treviso, il confronto sui 5 anni in oggetto - 2010/2014 - della produzione dei rifiuti urbani, mostra una diminuzione del 5% del 2014 rispetto al 2010, mentre rispetto al 2013 si riscontra un aumento dell’1% in linea con il dato nazionale. La raccolta differenziata, a parte un piccolo calo tra il 2010 e il 2012, è in costante crescita ormai da tre anni. In valori percentuali sulla produzione, la raccolta differenziata di Treviso raggiunge addirittura il 70,3%, uno dei valori più alti in Italia. Nel 2014 in Veneto si assiste tuttavia ad un incremento dell’1,3% della produzione di rifiuti urbani rispetto al 2013, dato in controtendenza rispetto agli anni precedenti, visto che nel biennio 2010-2012 la produzione era diminuita di oltre l’8%, mentre tra il 2012 e il 2013 era rimasta sostanzialmente stabile, con un procapite di produzione di 455 kg per abitante/anno (comunque più basso dell’equivalente dato nazionale di ben 33 kg per abitante per anno, - 6,7% in meno).