“Una camminata ad un anno dall’alluvione”, Parma 11 Ottobre
Una domenica mattina dedicata ad una camminata per ripercorrere i luoghi colpiti dall'esondazione del 11 Ottobre 2014 a Parma.
Il ritrovo sarà alle ore 9 in piazzale Fiume per concludersi alle 13 al campo scuola di via Po, con un itinerario che ripercorrerà le zone maggiormente colpite, dove i volontari di GeoProCiv e gli studenti di Geologia daranno alcune spiegazioni ai partecipanti di interesse culturale, naturalistico, geologico riguardante Parma ed i suoi corsi d’acqua.
La partecipazione è libera e gratuita.
Le tappe del percorso:
STOP n.1
In questo punto, visto dal percorso pedonabile della tangenziale sud, il torrente Baganza entra nella citta di Parma pervenendo da un tratto corsuale pressoché rettilineo.
Come visibile nella foto, al termine del tratto "rettilineo" l'alveo del torrente subisce una brusca quanto innaturale deviazione "a gomito" (Stop 1a) ove la piena del 13/10/14 ha impattato e dove, secondo i sopralluoghi tecnici, è probabile sia avvenuta una prima tracimazione. Si noti come qui il torrente abbia una residua struttura a rami intrecciati e come l'alveo sia contenuto da argini a scogliera in destra idrografica e da analoghe difese spondali proprio in corrispondenza del "gomito".
STOP n.2
Di questo ponte si hanno notizie a partire dalla fine del XII° secolo e da allora venne più volte ricostruito e rinforzato.
Si narra che il Ponte della Navetta distrutto dalla piena del 2014 avesse origine farnesiane e poi riadattato quando Parma si espanse nel 1920-21 fino a lambire il Baganza e anche successivamente. Probabilmente già indebolito e danneggiato da precedenti ondate di piena, il ponte della "Navetta" è crollato durante l’alluvione sotto la spinta dell'eccezionale ondata di piena.
Recente è stato istituito un concorso per la progettazione, che è stato vinto dall’architetto Mario Macchiorlatti Dalmas. (vedere sito del comune di Parma).
STOP n.3
Il ponte dei Carrettieri è tuttora agibile, ma è stato significativamente danneggiato, oltre che dagli apporti fluviali, anche dai container allocati su una riva del torrente e fin qui trascinati dalla forza delle acque.
A seguito della piena, il Servizio Tecnico di Bacino della Regione ha eseguito una riprofilatura dell'alveo del Baganza a monte e valle di questo ponte e, recentemente, sono iniziati i lavori per risistemare e potenziare le arginature oltre che per riparare per riparare i danni subiti dal ponte.
STOP n.4
La Casa di Cura per Anziani "Villa Parma" è stata duramente colpita nel corso dell'alluvione ed è stato uno dei luoghi in cui si è manifestata maggiormente la solidarietà. Villa Parma possiede uno dei parchi più estesi della città.
Conseguenze gravi le ha subite l'ospedale Piccole Figlie che, trovandosi ad una quota decisamente inferiore rispetto all'alveo del torrente ed essendo circondata a Nord e a Sud da "rilevati", ha subito un "effetto catino" ed ha dovuto essere evacuato.
STOP n.5
Da ponte Italia si può ammirare la confluenza del Baganza nel Parma.
Lungo il tragitto sì è notato che il Baganza risulta canalizzato con delle arginature, che sono a scogliera sia sulla sinistra che sulla destra idrografica.
Il materiale sedimentato da Parma e Baganza è ghiaia ed è tipico di zone di passaggio tra alta e bassa pianura.
Sembra che l’origine del nome Parma non sia solo dovuta allo scudo romano chiamato Parma, ma derivi, anche, dal nome celtico del torrente che richiama, da un punto di vista onomatopeico, il rumore dell’acqua. Tutto ciò testimonia che apparteniamo ad una civiltà che conviveva con i corsi d’acqua.
STOP n.6
Campo Scuola di Via Po: luogo dove si svolgono la maggior parte dell’attività atletiche di Parma.
Il campo scuola è stato duramente colpito, ma grazie alla solidarietà, ha potuto riaprire dopo pochi mesi.
ALTRE INFORMAZIONI
TORRENTE PARMA
Nasce dal Lago Santo ed è lungo circa 100 km, è un affluente di destra del Fiume Po.
La Valle del Parma oltre ad avere delle meravigliose montagne che testimoniano un glacialismo wurmiano (il ghiacciaio più lungo era probabilmente quello che dallo spartiacque con la toscana scendeva sin oltre Bosco di Corniglio) è importante per la tipicità dei suoi prodotti enogastronomici.
Grazie alla loro peculiare posizione geografica inoltre, le valli del Parma e del Baganza risentono dell'influsso di correnti d'aria di origine "tirrenica" che hanno da sempre favorito la stagionatura di salumi di elevata qualità.
Il regime idraulico del torrente Parma presenta dei periodi di piena in autunno, quando iniziano le piogge ed in primavera con lo scioglimento delle nevi. Il periodo di maggiore magra è quello estivo. Si passa da un corso a rami intrecciati con fondo ghiaioso ad uno corso meandriforme con fondo sabbioso nella bassa pianura.
Il 21 settembre 1868 strariparono Parma e Baganza è l’area dell’oltretorrente venne intensamente colpita con parecchi morti.
TORRENTE BAGANZA
Nasce dal Monte Borgognone, vicino al Passo della Cisa, ed è lungo circa 50 km. Dalle sorgenti alla sua confluenza nel Parma, l'alveo del torrente Baganza possiede una litologia prevalentemente ghiaiosa. Molto caratteristico il tratto della Val Baganza tra Ravarano e Calestano per un aspetto estremamente inciso tanto da farlo assomigliare ad un "Canyon" ed inoltre, dal punto di vista geologico, è un’area in cui sono evidenti le emergenze dei "flysch", bancate rocciose fittamente stratificate derivanti dal susseguirsi di frane sottomarine.
A differenza del Parma è sprovvisto di casse di espansione.
SEQUENZA TEMPORALE DELL’ALLUVIONE 13/10/15
Ore 12:00 Il pluviometro di Marra registra 300 mm caduti in 6 ore
Ore 14:00 Si hanno notizie di prime esondazioni in montagna
Ore 15:30 A Marzolara passa una portata di 400 m3/s sul Baganza.
Ore 16:30 Esondazione del Baganza a Parma.
Ore 19:00 Inizia a calare l'ondata di piena.