MT3000: l'evoluzione di un rotore nato vincente
Molinari completa la sua gamma di macchinari con un trituratore secondario monoalbero progettato appositamente per il trattamento del combustibile da rifiuto, offrendo fino al 30% di energia risparmiata.
Ormai vicini al trentennale di attività, perpetuando il binomio lavoro-professionalità cresciuto nel tempo, Molinari, con sede a Lenna, si distingue ancora una volta per l’elevata innovazione dei prodotti offerti, progettando e portando sul mercato nazionale e internazionale macchinari destinati al settore del recycling e del waste-to-energy. In linea con le caratteristiche di tutti i suoi prodotti (qualità, funzionalità e bassi consumi), anche con il nuovo MT3000, Molinari consente ai suoi clienti di raggiungere alte performance e consumi energetici ridotti.
Il trituratore MT3000 nasce come evoluzione del tradizionale rotore cavo a lame sfalsate che già contraddistingue i Granulatori Molinari. è stato rivisitato per trattare espressamente CDR e combustibili alternativi come pallet, biomasse di vario genere, balle di paglia e prodotti di plastica di grandi dimensioni, riducendoli ad una dimensione omogenea adatta alla termovalorizzazione o altri processi. Le lame del rotore possono essere utilizzate quattro volte prima dell'affilatura, e sono affilabili fino a 6 volte. Un'altra importante particolarità di questa macchina consta nello speciale dispositivo di alimentazione forzata posto sopra la camera di macinazione. È costituito da due rulli dentati, che hanno la funzione di sfaldare ed aprire le balle o eventuali agglomerati voluminosi di materiale. Lo stesso consente anche di regolare, in base all’assorbimento energetico del rotore della camera di macinazione, l’afflusso del materiale in ingresso, consentendo così di rimanere nei parametri di consumo energetico ottimale e lavorando in continuo.
I vantaggi di questa nuova macchina e le sue performance in termini di produzione oraria e consumi sono state apprezzate da un'altra importante realtà bergamasca, che li ha installati in due suoi impianti in India.