Acquisti verdi e olio lubrificante rigenerato
Diffondere la cultura dell’utilizzo dell’olio rigenerato nell’ambito degli acquisti pubblici, promuovendo bandi di gara per l’acquisto di prodotti lubrificanti che prevedono la presenza di oli rigenerati, favorendo così la riduzione dell’inquinamento e il consumo di petrolio.
Anche il Comune di Lodi promuove l’utilizzo di olio lubrificante rigenerato all’interno dei propri bandi di gara. Il protocollo di intesa, firmato a dicembre, fra l’Assessorato all’Ambiente del Comune lombardo e Viscolube, l’azienda italiana leader in Europa nella riraffinazione degli oli usati, risponde alla direttiva europea sugli “Acquisti Verdi” da parte delle Amministrazioni Pubbliche e segue quelli già siglati dall’azienda di Pieve Fissiraga con i Comuni di Savona, Mantova, Genova e Perugia; intese rese possibili anche grazie ai risultati delle sperimentazioni che hanno confermato come il lubrificante rigenerato - che si ottiene dall’olio usato attraverso un processo di riraffinazione - possieda caratteristiche almeno equivalenti ai lubrificanti di prima raffinazione e, pertanto, garantisca ai motori prestazioni analoghe, consentendo nel contempo all’amministrazione di conseguire vantaggi ambientali ed economici.
Anche grazie all’accordo siglato lo scorso mese di luglio con ANCI, Viscolube mira alla sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazioni nell’intento di stimolare gli “Acquisti Verdi” verso l’impiego di oli lubrificanti rigenerati.
L’impatto ambientale dell’olio formulato con basi rigenerate, infatti, è inferiore a quello prodotto dall’olio di prima raffinazione quanto a emissione di particelle sottili e di CO2, consumo di energia, riscaldamento atmosferico ed effetto serra, emissione di sostanze carcenogeniche. La rigenerazione dell’olio lubrificante usato consente, inoltre, al nostro paese di risparmiare sulle importazioni di petrolio per la produzione di basi lubrificanti nuove.
“L’attività svolta da Viscolube – spiega l’amministratore delegato Antonio Lazzarinetti – rappresenta un vero e proprio esempio di economia circolare: attraverso il processo di rigenerazione, infatti, il rifiuto olio usato viene restituito al mercato come base lubrificante di qualità, realizzando il recupero della materia prima, un consistente risparmio energetico e la riduzione delle emissioni in atmosfera rispetto al processo di prima raffinazione”. In Italia, grazie al lavoro del “Sistema Consorzio” composto dalle aziende di raccolta, dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e dalle imprese della rigenerazione, viene recuperata la quasi totalità dell’olio usato raccoglibile e il 90% viene avviata alla rigenerazione: un risultato che non ha eguali in Europa e che ha portato Paesi come la Cina e gli Stati Uniti a interessarsi alla “soluzione italiana” in termini di know how, assetti normativi e regolamentari, gestione di raccolta e tecnologie di rigenerazione. “