Assemblea Nazionale Programmatica sulla Responsabilità Estesa del Produttore
Se ne parlerà Martedì 16 settembre 2014 presso la sede Enea di Roma.
La responsabilità estesa del produttore in tutti i paesi europei ha rappresentato e continua a rappresentare uno strumento economico di forte stimolo per la corretta gestione dei rifiuti, per la crescita del settore del recupero e, quindi, di un comparto strategico della green economy. Alla luce del processo di revisione dell’assetto normativo europeo, l’Italia è chiamata a rispondere ad alcune domande: l’EPR (Extended Producer Responsibility) è uno strumento idoneo al perseguimento dei nuovi target europei di riciclo al 2020? Se sì, qual è la via per assicurare che si applichi a tutti i produttori dei rifiuti in modo che la corretta gestione di questi ultimi non sia un costo per la società? Nel 2020 occorre raggiungere il 50% di riciclo complessivo di carta, plastiche, metalli, vetro, legno e della frazione biodegradabile presenti nel rifiuto domestico. L’attuale contesto consentirà di raggiungere i nuovi obiettivi? Se sì, qual è la direzione da seguire? Nel 2020 siamo chiamati a raggiungere il 70% di riciclo dei rifiuti da costruzione demolizione, ma in capo a chi è posto l’EPR e chi è chiamato a rispondere del mancato raggiungimento di tale obiettivo? Entro il 2018 occorre ridurre il conferimento del rifiuto biodegradabile a smaltimento finale. È ipotizzabile l’applicazione di uno schema di responsabilità estesa del produttore? Se sì quali gli attori chiamati a rispondere a tale obbligo? La gestione efficiente del rifiuto è la via per renderne sostenibili i costi e per rendere meno onerosa la responsabilità estesa del rifiuto: quali sono le politiche di intervento idonee e rendere più efficiente il sistema di gestione dei rifiuti? E quale deve essere il ruolo del pubblico? E quello dei Consorzi? L’EPR è uno strumento economico in grado di agire anche sulla prevenzione nella produzione di beni/prodotti sempre più riciclabili, nella produzione dei rifiuti, e sulla minimizzazione della pericolosità degli stessi?
Questi e tanti altri i quesiti alla base della discussione tra gli esperti che prenderanno parte all’Assemblea Nazionale Programmatica sulla Responsabilità Estesa del Produttore.
Dopo i saluti di benvenuto di Roberto Morabito, Responsabile Unità Tecnica Tecnologie Ambientali, ENEA, Walter Facciotto,Coordinatore Gruppo di lavoro 2 “Sviluppo dell'ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti” del Consiglio Nazionale della Green Economy coordinerà la discussione su Inquadramento generale e contesto europeo a cui parteciperanno Maurizio Pernice,Direttore Generale Ministero dell’Ambiente, Joachim Quoden,Managing Director, EXPRA, e Paola Ficco,Giurista Ambientale.
Per la parte relativa a Il contesto italiano interverrannoFabrizio D’Amico, Presidente CDC RAEE, Anna Claudia Servillo, Presidente del Comitato di vigilanza e controllo, dell’Accordo di programma sui veicoli fuori uso presso il MATTM, Giovanni Corbetta, Direttore Generale ECOPNEUS, Tommaso Campanile, Presidente CONOE, Marcello Cruciani, Direttore, Direzione Legislazione Mercato Privato, ANCE, Valentina Lugano, Responsabile Gestione Ambientale, Curti S.r.l., e Riccardo Giordano, Environmental Manager Italy, IKEA Italia Retail S.r.l.
Dopo le conclusioni, affidate a Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, si aprirà il dibattito lasciando ampio spazio agli interventi dei presenti in sala.
Per maggiori informazioni sugli Stati Generali della Green Economy: www.statigenerali.org