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C'è almeno un Comune “Riciclone” in ogni Regione (salvo la Valle d'Aosta)

L’Italia verso ‘Rifiuti free’: sono 300 le realtà che riducono e riciclano il 90% dei rifiuti.

Consegnati a Roma i premi della XXI edizione di “Comuni Ricicloni”: sono 1.328 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei comunid’Italia per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13,7 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti alimentando l’industria del riciclo e quindi la Green Economy (150 mila posti di lavoro). Per accedere alle classifiche i comuni devono aver raggiunto l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. La classifica è poi costruita attraverso un indice di buona gestione dei rifiuti urbani: quest’anno per la prima volta i “primi della classe” sono almeno uno per ogni regione d'Italia, con l'unica eccezione della Valle d'Aosta, che non ha neanche un comune virtuoso.

“La prima novità della classifica di quest’anno -ricorda Andrea Poggio, vicedirettore di Legambiente che ha coordinato la giuria- è il lento spostamento al centro sud della distribuzione geografica dei “ricicloni”, ancora saldamente insediata nel Nord Est, con metà dei comuni virtuosi. In particolare grazie alla crescita dei comuni marchigiani, che hanno applicato un sistema moderno di raccolta (porta a porta) e che usufruiscono degli sconti per lo smaltimento in discarica in base alle performance di differenziata. La seconda novità è la crescita del Comune di Milano: sfiora nel 2013 il 50% di differenziata. Con oltre un milione di abitanti serviti dal porta a porta, Milano è così la prima in Italia e la seconda in Europa dopo Vienna. Insomma, in una Italia bloccata, da riformare nella gestione dei rifiuti, anche questi comuni virtuosi crescono ed evidenziano chiaramente una virtuosa direzione di marcia per tutti gli altri, grandi e piccoli, comuni d'Italia”.

“I 300 comuni “Rifiuti free”, dove cioè la popolazione riduce e ricicla più del 90% dei rifiuti che si producono mediamente per ogni italiano, dimostrano chiaramente che è possibile trasformare una vergogna in una eccellenza nazionale, anche nel ciclo dei prodotti e dei rifiuti –dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente-. Un bel messaggio per il semestre italiano di guida europea. Ma dobbiamo decidere di intraprendere la strada anche di questa riforma nazionale e lasciare quella dell'ennesimo “condono”: chiediamo al Parlamento di abbandonare la strada che posticipa gli obiettivi di raccolta differenziata presente nel disegno di legge del collegato alla legge di stabilità e al Ministero dell’Ambiente di approvare il decreto della tariffazione puntuale. L'Italia virtuosa del semestre italiano dovrebbe, a nostro parere, da quest'anno avere una riduzione della Tari per le famiglie e le aziende, in proporzione ai rifiuti prodotti, in tutti i comuni e aumentare la tassa sulla discarica ai comuni che non raggiungono gli obiettivi di legge”.


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