La fabbrica verde di Villa Cappella
Inaugurato l’impianto per la valorizzazione della frazione secca indifferenziata.
Il nuovo impianto di Villa Cappella, sito in località Ceresara (Mn) valorizza a fini energetici la frazione indifferenziata dei rifiuti, una componente quantitativamente limitata grazie all’efficacia della raccolta differenziata diffusa con modalità “domiciliare” in buona parte del territorio mantovano. Dalla lavorazione della matrice secca si ottengono nuove risorse: il CSS, un combustibile di qualità impiegabile al posto di fonti fossili, e la frazione organica stabilizzata, FOS, utilizzabile per ripristini ambientali, riducendo il quantitativo di rifiuti destinati in discarica. Totalmente rinnovato, Villa Cappella è ora una fabbrica verde al servizio del territorio.
La provincia di Mantova ha scelto di governare il problema rifiuti optando per il massimo recupero di materia (raccolta differenziata domiciliare), grazie al quale si sono ottenuti risultati eccellenti, relegando a quantità molto modeste il rifiuto secco indifferenziato. In tale scenario è stato pensato e profondamente rinnovato, in dodici mesi, l’impianto di Villa Cappella.
Caratteristiche tecnologiche dell’impianto e funzionamento
Villa Cappella rappresenta un esempio evoluto di impianto di trattamento meccanico-biologico. Il trattamento è essenzialmente sdoppiato in due linee con diverso destino di lavorazione: il secco e l’umido.
Dopo una prima grossolana triturazione, il rifiuto viene deferrizzato e vagliato per generare i due distinti flussi. Il secco prosegue verso un processo di separazione aeraulica che separa i materiali a seconda del loro peso specifico. Vengono estratti i materiali non ferrosi e il secco così selezionato passa a un’ulteriore raffinazione in base alla pezzatura desiderata dagli utilizzatori finali. Lo stoccaggio del prodotto combustibile così ottenuto avviene in silos orizzontali ventilati, al fine di conservarne le caratteristiche chimico-fisiche, in attesa dell’impiego.
Il materiale umido, dopo un’ulteriore deferrizzazione, trascorre due settimane nelle biocelle in atmosfera controllata, prima di essere utilizzato per il recupero ambientale di discariche.
A Villa Cappella possono essere trattate sino a 110.000 ton di residuo secco all’anno.
Elementi qualificanti
L’impianto è completamente chiuso e tenuto in depressione da un sistema di aspirazione che convoglia l’aria a un trattamento di depolverazione e successiva biofiltrazione tramite filtro a corteccia. Tutti gli apparecchi elettrici sono a basso consumo energetico e alimentati in maniera elettronicamente controllata, in dipendenza dell’energia istantaneamente richiesta. Il calore proveniente dal raffreddamento delle macchine di processo, viene impiegato per il mantenimento della frazione combustibile. L’impianto è dotato di quattro linee specifiche di trattamento delle acque: meteoriche dai tetti, di dilavamento dei piazzali, percolati da processo, reflue da servizi al personale
Toso Srl
La ditta Toso di Asti ha fornito tutti i nastri trasportatori che vengono utilizzati per il trasporto e la movimentazione dei rifiuti nell’impianto e che collegano le varie macchine di lavorazione principali.
Sono stati forniti in totale 20 nastri di 3 diverse tipologie costruttive: nastri in gomma con terne di rulli, nastri a catene raschianti e nastri a tapparella a tenuta di liquido per circa 350 mt di lunghezza complessiva.
Il lavoro è stato sviluppato e portato a termine in soli 3 mesi.
Pigozzo
L’azienda Pigozzo di Rovigo ha fornito i trituratori, i sistemi automatici di immagazzinamento e il vaglio per la selezione e il trattamento dei rifiuti.
Nello specifico, Pigozzo ha fornito il vaglio a dischi, che utilizza il concetto di separazione dinamica trasportando il materiale da separare attraverso un letto di dischi rotanti opportunamente distanziati tra loro. Il vaglio è costituito da una serie di rulli composti da dischi sagomati di modo che i dischi del rullo precedente si intersecano in modo alternato con i dischi del rullo successivo.
Ha fornito un trituratore di tipo bialbero a due rotori, utilizzato come trituratore primario con funzione di pre-triturazione del RSU, RSA e Rifiuti Speciali non pericolosi, destinati successivamente agli impianti di selezione compostaggio e biostabilizzazione. Ha fornito inoltre due trituratori di tipo monoalbero con un singolo rotore, utilizzati come trituratori finitori con funzione di ri-triturazione del materiale oversize (RSU, RSA e Speciali non pericolosi) proveniente dalla sezione di vagliatura. Il materiale finemente ottenuto da questi ultimi trituratori, oramai definito CSS viene successivamente immagazzinato in silos automatici di accumulo ed estrazione.